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Venezia, Zanetti: "Tutti responsabili del momento difficile, martellare ora sui dettagli"

di Giuseppe Malaguti
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Paolo Zanetti
, allenatore del Venezia, ha parlato in conferenza stampa della sconfitta contro l’Atalanta per 1-3. Queste le sue dichiarazioni.

L’analisi del match:

“L’episodio non è mai dalla nostra parte ma sempre dalla parte degli altri. Abbiamo fatto un inizio importante, abbiamo tenuto anche il pareggio fino al 44’, poi è arrivata la giocata di Muriel e insieme ai due rimpalli. Poi siamo rientrati e come spesso è capitato abbiamo consegnato la partita all’Atalanta in un incrocio già difficile, perché tra noi e l’Atalanta ci sono tante categorie di differenza c’è poco da fare. Noi però abbiamo fatto il nostro, abbiamo avuto una reazione, con qualche situazione che l’Atalanta ha dovuto sbrogliare, prendendo un palo e facendo un gol”.

La salvezza:

“E’ difficile, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà, dobbiamo guardare a noi stessi, in questo girone di ritorno è cambiato qualcosa che ha fatto sì che non fossimo più competitivi. Il campo ha detto questo, sono successe una marea di cose in campo ed extra campo, parleranno altri a me l’extra campo non compete ma compete il campo, dove non abbiamo mai vinto una partita sporca, abbiamo perso cinque partite all’ultimo, non abbiamo mai trovato un episodio e questo ha fatto diventare tutto più difficile”.

Nani neanche in panchina?
“Nani è febbricitante”.

Calendario complicato:
“Non incontriamo sempre Atalanta e Juventus, sono partite difficili per noi, proibitive, nelle ultime avremo l’occasione di fare qualcosa di più guardando ai risultati delle altre, dobbiamo cercare di ottenere e dare il massimo, poi il campo sarà giudice”.

La curva nel finale ha contestato ma ha avuto solo cori positivi per il tecnico:

“Non entro nel merito delle decisioni della curva, posso solo ringraziarli per il supporto a me, forse non me lo merito nemmeno. Li ho ringraziati ma mi sento chiaramente responsabile, le colpe sono condivise in un gruppo di lavoro che evidentemente non ha lavorato al top per una categoria probabilmente di livello troppo alto per come abbiamo deciso di affrontarla. Dobbiamo essere squadra in tutti i momenti, sia quando le cose vanno bene che quando si perde. La situazione è figlia di tante cose, di scelte, di mentalità, di mancata probabilmente coesione, il nostro evidentemente è un gruppo che si rispetta ma fatica a fare lo straordinario. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di straordinario non perché il tecnico fosse un fenomeno, ma perché c’era un gruppo predisposto allo straordinario. Ora abbiamo un gruppo molto eterogeneo, con tante culture, con dei ragazzi bravi, ma che hanno bisogno di tantissimo tempo, che dimostrano in allenamento di avere un grande futuro ma che quando l’arbitro fischia fanno fatica. Questo èfrutto delle nostre scelte e il campo in questo momento non ci sta dando ragione”.

La prossima è proibitiva contro la Juventus:
“Con la Juventus bisogna giocare, non abbiamo già perso, chiaro che sarà difficile. Poi ci saranno altre quattro partite per cercare di fare punti. Finchè ci sarò io lotterò fino all’ultimo per cercare di far sì che il gruppo faccia qualcosa di straordinario, l’ordinario non basterà per salvarci. Perdere tutte queste partite deve stimolare prima di tutto l’orgoglio, dobbiamo salvare la nostra faccia, cercando di mettere in campo qualcosa in più nei dettagli, oggi nei dettagli non siamo stati all’altezza per questa categoria. Bisogna martellare lì, poi c’è l’approccio, c’è la reazione, c’è che non abbiamo trovato il gol, c’è che abbiamo creato più di un’occasione prendendo anche un palo. Fosse finita 2-3 parleremmo forse di un’altra prestazione. Tempo di piangersi addosso però non ce n’è”.
Avrebbe preferito giocare prima contro la Salernitana?
“Eravamo andati a Salerno perché la Lega ha detto di andare perché dovevamo giocare e lì volevamo giocare, poi ci sono i tribunali e quindi non so dare una risposta perché non è il mio, chiaro che avrei preferito giocarla il prima possibile, poi c’è il corso della giustizia. Quando si giocherà si giocherà, a questo punto le cose sono in mano ad altri”.

L’esordio del giovane Bah:
“Penso che una società come il Venezia debba avere il coraggio di schierare qualche ragazzo su cui ha deciso di investire, questa società ha deciso di investire non solo su squadra e strutture ma anche sulla Primavera. Ha fatto qualche allenamento, mi è piaciuto e oggi è entrato in campo con coraggio, penso possa fare buone cose”.

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