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Allegri, la Coppa Italia è l’ultima gioia prima di dire addio per la seconda volta

di Camillo Demichelis
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La storia tra la Juventus e Massimiliano Allegri ebbe inizio il 16 luglio 2014. Il popolo bianconero, ancora sottoshock per l’addio inaspettato di Antonio Conte, aveva accolto il tecnico livornese con grande scettismo e con i tifosi ad aspettarlo al centro sportivo di Vinovo. Non fu sicuramente amore a prima vista, ma Allegri in bianconero ha vinto 5 scudetti, 5 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane. Questi trofei lo collocheranno per sempre nella storia della Juventus. Il calcio dimentica sempre troppo in fretta, ma per la seconda volta il tecnico livornese lascia i bianconeri nell’unico modo possibile per lui: da vincente.

Allegri dai trionfi in Italia alle due finali di Champions.
Conte, pochi giorni prima del suo addio, disse: “Quando ti siedi in un ristorante dove si paga cento euro, non puoi pensare di mangiare con dieci”. Allegri non ebbe il minimo dubbio, subentrò al tecnico salentino e riuscì ad entrare in quel ristorante da 100 euro e far sedere la sua Juve al tavolo dei grandi, in quel di Berlino, nella finale di Champions contro il Barcellona. Nella stagione successiva il tecnico livornese riuscì a confermarsi vincendo lo scudetto con 5 giornate di anticipo, con una Juventus orfana di Vidal, Pirlo e Tevez e dando vita ad una rimonta storica ai danni della Roma. Allegri si è ripetuto nelle tre stagioni successive, creando un legame indissolubile tra lui, la piazza e il presidente Andrea Agnelli. In un percorso da quasi imbattuto nelle competizioni italiane, per Max arrivò la seconda delusione europea in finale di Champions a Cardiff contro il Real Madrid. Una sconfitta che ha reso la competizione dalle grandi orecchie una vera e propria ossessione per tutti, compreso lui. A Torino sbarca Cristiano Ronaldo con un solo obiettivo quello di riportare la Champions in bianconero, ma la Juve di Allegri dopo una rimonta epica negli ottavi contro l’Atletico Madrid, venne eliminata ai quarti dalla sorpresa Ajax. Questa enorme delusione per tutto l’ambiente mise fine alla sua prima avventura in bianconero.

Quel rifiuto al Real per la Vecchia Signora. Ora l’ultimo addio da vincente.
Andrea Agnelli, nel giugno del 2021, decise di richiamare Massimiliano Allegri per affidargli il compito più difficile: ricostruire una Juve a fine ciclo e con le casse vuote. Troppo forte il richiamo della Vecchia Signora per Max, tanto da fargli rifiutare prima il Real Madrid e poi l’Inter. Il ritorno di Allegri in bianconero, però, si è rivelato più difficile del previsto e dopo l’addio a fine agosto di Cr7, la squadra non si dimostra all’altezza delle sue aspettative e nemmeno l’acquisto di Vlahovic riesce a permettere ai bianconeri di lottare per lo Scudetto. Al primo anno dell’Allegri bis la Juve finì quarta. L’estate successiva arrivano alla corte della Vecchia Signora giocatori del calibro di Bremer, Di Maria, Pogba e Paredes, ma dopo le difficoltà iniziali e un’umiliante sconfitta per 2-0 contro il Maccabi Haifa, arrivò pure l’inchiesta Prisma a rivoluzionare la società. Agnelli si dimise con tutto il cda e Max si ritrovò solo nella tempesta più difficile da affrontare dai tempi di calciopoli. Nell’attuale stagione, invece, Allegri trascina un gruppo giovane ad un girone d’andata strepitoso, interrotto bruscamente a gennaio con una serie di risultati negativi difficili anche da spiegare. Un rapporto con Giuntoli mai decollato e, forse, definitivamente spezzato dalle incomprensioni avvenute dopo il mercato invernale che hanno portato a questo inevitabile addio. Prima, però, Allegri ha voluto regalare, insieme ai suoi ragazzi, la quindicesima Coppa Italia: l’ultima gioia prima di dire addio per la seconda volta. Anche in questa occasione, però, la carezza in un giorno difficile è arrivata dal “suo” presidente Andrea Agnelli che su X ha scelto di dedicargli un pensiero: “Un mix straordinariamente unico: superbia e umanità che si fondono continuamente durante un viaggio decennale. Grazie Max, grazie a te che hai rappresentato essere Juventus con ogni tua cellula. Fino alla fine…".

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