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TMW Radio - Cinquini: “Scudetto, Inter favorita. Fossi nella Juve non punterei su Zaniolo”

di Alessandro Di Nardo
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Archivio Stadio Aperto 2020-2021
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Oreste Cinquini ai microfoni di Niccolò Ceccarini
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Il dirigente sportivo ed ex calciatore Oreste Cinquini è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando di diversi temi, a cominciare dalla lotta scudetto: “In questo finale di stagione tutte le partite vanno giocate. Il Milan contro il Bologna era stra-favorito, ma gli emiliani hanno giocato con orgoglio e per il proprio allenatore. Al Milan è mancata la finalizzazione, quando Leao non mette in moto il turbo diventa difficile. Credo che i rossoneri possano lottare fino alla fine per il primo posto, anche se vedo l’Inter favorita”.

Anche se l’Inter non sta attraversando un gran momento di forma…
“Sì, però ha vinto a Torino. Quando si vince si nascondono le problematiche. La vittoria con la Juventus è fondamentale perché i bianconeri erano in forma. L’Inter, a differenza del Milan, che ha due attaccanti come Giroud e Ibrahimovic che mi sembrano “appassiti”, ha molte frecce al proprio arco. Non dimentichiamoci però del Napoli, che è andata a vincere meritatamente a Bergamo. La partita chiave per gli azzurri sarà quella di domenica con la Fiorentina, che ha messo in difficoltà quasi tutte le grandi col suo gioco”.

Se fosse in Marotta prenderebbe Dybala a parametro zero?
“Non lo so. Bisogna prima parlare con l’allenatore. Dybala ha una collocazione anomala, dovresti costruirgli una squadra intorno. Giocare con Dybala, Dzeko e Lautaro non mi sembra sostenibile. Penso che questo sia anche il motivo per cui la Juve non abbia rinnovato con l’argentino, Allegri ha deciso di puntare su Vlahovic e Chiesa. Dybala è un giocatore di gran classe ma che ha bisogno che gli si costruisca la squadra intorno”.

Sul riscatto di Morata invece: è un giocatore imprescindibile anche per il futuro per la Juve?
“A me Morata non sembra la spalla ideale per Vlahovic. Indipendentemente dalla possibilità di abbassare il prezzo per il suo riscatto, punterei su qualcun altro. Ricordiamoci che tornerà un giocatore importantissimo come Chiesa. Credo che andranno a prendere qualcuno di diverso”.

Punterebbe invece su giocatori come Raspadori o Zaniolo?
“Non punterei su di loro, ma sono considerazioni personali.  Raspadori è un buon giocatore ma non ha un gran fisico. È una seconda punta ma non mi convince. Zaniolo a me lascia ancora perplesso, soprattutto per la mentalità che ha, non mi sembra quella di un giocatore vincente. Proverei invece a prendere Scamacca come alternativa a Vlahovic”.

Il Napoli con la Fiorentina si gioca molto.
“Spalletti sta dimostrando di essere un allenatore importantissimo, perché sta adattando il gioco della squadra ad Osimhen. Il nigeriano è un po’ come Lukaku, ha bisogno di campo aperto per diventare devastante. Il tecnico del Napoli si sta dimostrando intelligente: si fa attaccare per andare in ripartenza”.

Anche l’acquisto di Anguissa sembra sia stato più che azzeccato.
“Senza dubbio. L’avevo seguito al Fulham ma non mi sembrava ancora pronto per questi livelli. Invece si sta dimostrando fondamentale per il Napoli: è tignoso, si appiccica agli avversari ed è importante per Spalletti”.

Un giudizio invece sulla stagione di Italiano sulla panchina della Fiorentina?
“Evidentemente positivo. Al di là dei punti sta sviluppando un gioco importante, giocandosela sia in casa che fuori. Chiaramente adesso deve portare a casa punti per continuare a sognare. La dirigenza ha avuto coraggio dopo la rottura con Gattuso a puntare un tecnico che veniva dal Trapani e dallo Spezia. Adesso bisogna tirare la rete per qualificarsi in Europa League o la Conference, vedremo cosa tirerà su. Anche se non capisco molto la necessità di creare una competizione come la Conference League. Comunque, se la Fiorentina dovesse andare in Europa dovrebbe rafforzare la rosa: Cabral deve ancora ambientarsi, Gonzalez è un ottimo giocatore ma ancora non si è espresso al meglio come Ikoné”.

E sul riscatto di Torreira?
“Si sta dimostrando un giocatore con gli attributi, ha iniziato anche a fare gol. È fondamentale, riscattarlo per una cifra così bassa (ndr: 15 milioni) è sicuramente un affare”.

Sulla lotta salvezza: c’è ancora speranza per la Salernitana?
“La situazione è critica. Dovrebbe fare un filotto di tre o quattro vittorie consecutive. Mi sembra la principale indiziata per la retrocessione. Il cambio di presidenza ed allenatore ha portato a qualcosa, ma venire via dal fondo è sempre difficile”.

Sul Genoa di Blessin invece?
“Al Genoa manca la qualità. Blessin sta facendo un gran lavoro ma davanti fatica, Destro fatica a capitalizzare il lavoro fatto. Penso che se la Salernitana è con un piede in B il Genoa sia con mezza scarpa giù”.

In chiusura, che ne pensa della riconferma di Mancini come CT dell’Italia?
“Credo che Roberto sia un grande allenatore e l’ha dimostrato anche in Nazionale. Ha vinto un Europeo anche se con un po’ di fortuna. Il problema della Nazionale viene da lontano, non è stata solo la sconfitta con la Macedonia. Il problema è stato che l’appetito è venuto meno dopo il trionfo della scorsa estate e che molti giocatori importanti per la nazionale siano arrivati ai playoff in condizioni fisiche non ottimali”.

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Domenica 5 Maggio 2024
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