Thuram e l'Inter nel destino. Fu già a un passo due anni fa: poi l'infortunio e l'arrivo di Correa
Marcus Thuram non poteva vivere una prima stracittadina migliore di quello a cui ha preso parte sabato pomeriggio. Nell'Inter che ne fa cinque al Milan per chiudere il 2023 con cinque derby vinti su cinque, c'è tanto dell'attaccante francese che ha prima dato il via all'azione da cui è nato il vantaggio e poi s'è reso protagonista di un 2-0 bellissimo, il gol più bello della serata spedendo il pallone sotto l'incrocio dei pali. "Ogni gol a San Siro è speciale, il rumore che fanno i tifosi è incredibile. Lavoro ogni giorno in allenamento per diventare più forte, spero di continuare su questa strada", dirà poi nel post-partita. Col padre ad assistere alla partita sugli spalti, con la 9 sulle spalle, con una eredita da raccogliere tutt'altro che banale, Thuram nel derby ha confermato di essersi inserito alla perfezione nel gruppo azzurro. In quel gruppo in cui poteva e doveva entrare già due anni fa.
Cosa accadde nell'estate 2021
"Dovevo venire due anni fa, mi è rimasto in testa e ho lavorato al 'Gladbach per riconquistare la loro fiducia. In estate era chiaro che sari venuto all'Inter", ha detto dopo il derby Marcus Thuram ricordando il trasferimento sfiorato nell'agosto 2021. In quell'occasione con Simone Inzaghi che s'era appena insediato l'Inter era pronta a chiudere l'operazione con un'offerta da circa 25 milioni.
Succede però che Thuram scende in campo il 21 agosto in occasione della sfida tra 'Gladbach e Bayer Leverkusen e si fa male: "Lesione del legamento interno del ginocchio destro", reciterà un paio di giorni dopo il comunicato. Un infortunio che costringerà Thuram a restare fuori dai campi di gioco per oltre un paio di mesi e l'Inter, nel giro di un paio di giorni, a virare in maniera decisa su Joaquin Correa. Storie del passato, perché due anni dopo l'argentino è andato via e Thuram è arrivato, questa volta a parametro zero, per imporsi subito come grande protagonista.