Sorrisi e rimpianti: questa Inter sarebbe da scudetto. Ma il Napoli è davvero troppo lontano
È iniziato male, ma adesso il 2023 fila liscio per l'Inter. Gli inciampi col Monza - che Inzaghi continua a considerare una vittoria, regalando pericolosi alibi - e con l'Empoli sono ufficialmente alle spalle. Il derby vinto, il secondo in venti giorni, regala nuove certezze, parecchi sorrisi e pure qualche rimpianto ai nerazzurri.
Lautaro e rosa al completo: Inzaghi se li gode. All'appello manca Correa, ma sul Tucu forse persino il tecnico piacentino ha iniziato a metterci una croce. Nel derby, sono tornati a pieno regime pure Lukaku e Brozovic, il belga alla sua miglior prova da quattro mesi a questa parte. Non che ci volesse molto, ma bene così. E poi c'è Lautaro Martinez: dal Mondiale è tornato un giocatore ancora più forte, più convinto e convincente, più decisivo. E che in estate sentirà risuonare le sirene del mercato, ma di questo si avrà tempo per parlare. Oggi, l'argentino è il 10 di una squadra che sa essere solida e vincente, che tiene le sue pecche - il risultato ieri sera poteva essere più rotondo - e pure i suoi nervosismi, ma ha risorse per battere tutte. E una squadra che, al completo, non dovrebbe temere confronti.
Ma il Napoli è troppo lontano. Il rimpianto è quel meno tredici dalla capolista. Metà merito della squadra di Spalletti, metà colpa di quella di Inzaghi. Di recente, l'allenatore nerazzurro ha detto che con i punti conquistati sinora sarebbe in corsa ovunque in Europa. Non è vero: soltanto in Bundesliga, dove comunque il Bayern ha due giornate in meno e potrebbe girare a quarantasei. Il Napoli vola, ma l'Inter ha perso tempo. E può correre quanto vuole, ma adesso non riuscirà mai a recuperarlo. Servirebbe un miracolo al contrario dei partenopei, ma non vale la pena neanche sperarci. Semmai, buttarsi sulla Champions: l'Inter non ha una squadra per vincerla, ma per togliersi parecchie soddisfazioni sì.