Roma, un derby per la Champions. De Rossi: "Ma io sono tranquillo"
Daniele De Rossi conosce bene Roma, la Roma e tutte le sue declinazioni. Una di queste è il derby, un partita che di normale ha poco o nulla. In ballo c’è tanto: la supremazia cittadina da una parte e l’Europa dall’altra. Il rischio, però, è quella di caricare la partita di eccessivi significati e ne sa qualcosa l’allenatore giallorosso che da romano e romanista di derby ne ha disputati trentuno. “Ma i primi 3-4 non li ho giocati veramente - ha detto alla vigilia - Era l’unica gara che soffrivo, poi con gli anni ho imparato a gestirla”. Un’esperienza che ora userà nel suo nuovo ruolo, quello dell’allenatore. “E’ chiaro che sarà un derby diverso da tecnico, ma io sono tranquillo”, le parole di De Rossi che, a poche ore dall’esordio in panchina in una stracittadina, con la mente viaggia alla sua prima sfida con la Lazio. “Vincemmo con il gol di Mancini di tacco - ha raccontato - E alla fine del match ero l’uomo più felice del mondo. Sono cose che non dimentichi”. La speranza, oltre venti anni dopo, è che le emozioni al triplice fischio possano essere le stesse. Nel frattempo predica equilibrio: “I ragazzi stanno approcciando bene, lavorano forte. E’ una partita che carichiamo il giusto senza andare troppo oltre. Poi è ovvio che dobbiamo preparare tutto perché non è una gara normale con conseguenze normali. Non ha lo stesso stress di un Roma-Sassuolo”.
De Rossi non dimentica nemmeno il recente passato che ha visto i giallorossi vincere appena un derby sotto la gestione Mourinho. “I ragazzi hanno grande voglia di rivalsa, dobbiamo alimentarla”, ha sottolineato il tecnico che contro la Lazio non avrà a disposizione solo Ndicka (squalificato) e Azmoun (infortunato). Gli altri tutti a disposizione, compreso l’attacco che tornerà quello titolare. A cominciare da Dybala che affiancherà Lukaku ed El Shaarawy per cercare di riportare quella luce che è mancata al reparto offensivo giallorosso nelle ultime tre partite. Appena due, infatti, le reti segnate dalla squadra di De Rossi contro Brighton, Sassuolo e Lecce. “Ma non ci sono problemi con gli attaccanti, stanno tutti bene a parte Azmoun”, ha ribadito da Trigoria De Rossi che con il derby aprirà due settimane decisive per il prosieguo della stagione. In palio c’è l’Europa e vincere vorrebbe dire restare in scia di un Bologna oggi al quarto posto e a +5 dai giallorossi. Centrare la Champions aumenterebbe anche le chance di permanenza di De Rossi che a precisa domanda sul suo futuro ha continuato a mantenere la stessa linea delle precedenti uscite. “Durante la sosta i Friedkin si sono fatti sentire, abbiamo parlato spesso del futuro della Roma, di quello a breve termine. La pausa ci è servita a far quadrare il futuro più importante per noi che è quello che va da qui ai due mesi successivi". Uno stile comunicativo opposto al suo predecessore, così come quando parla di arbitri. Perché a Lecce “siamo stati danneggiati - ha rimarcato alla vigilia del derby - Ma non sono preoccupato delle decisioni arbitrali, bensì della gestione del regolamento. Credo che allenatori, giocatori ed ex giocatori debbano essere usati come cavie per migliorare il gioco del calcio”. Per quello, però, ci sarà tempo, ora la testa andrà al campo e a un derby da vincere per non ritrovarsi a dover puntare, come lo scorso anno, solo sull’Europa League.