Niente soldi dal Governo. La A punta alla modifica delle leggi su diritti tv, stadi e professionismo
di Luca Bargellini
Nei giorni scorsi, i primi dell’emergenza Coronavirus, era emersa la possibilità che il sistema calcistico italiano chiedesse un supporto economico al Governo per affrontare la situazione. Una ipotesi, questa, che sembra del tutto tramontata. Come si legge su Tuttosport, infatti, i club della Serie A non avrebbero intenzione di chiedere soldi a Roma, decisamente più necessari per altri settori del paese specie in questi momenti, bensì una rivisitazione di alcune leggi considerate un ostacolo per lo sviluppo del sistema calcio. Fra queste la legge Melandri sui diritti tv, quella sugli stadi e anche la legge 19 che regola il professionismo vecchia oramai di 40 anni.
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