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Monza-Genoa 1-0, le pagelle: Mota Carvalho decisivo. Gudmundsson imprescindibile

di Lorenzo Di Benedetto
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Risultato finale: Monza-Genoa 1-0

MONZA (a cura di Marco Pieracci)

Di Gregorio 6 - Skills fisiche e mentali da portiere già affermato, non particolarmente sollecitato ma legge le situazioni con largo anticipo. Retegui lo grazia.

Pedro Pereira 6,5 - Reclutato in fretta e furia per far fronte al forfait inatteso di Caldirola nel riscaldamento. Non si fa mettere sotto da Haps, decisivo con l'assist per Dany Mota.

D'Ambrosio 6,5 - Leader di un reparto falcidiato dalle assenze, lascia a Carboni la scomoda marcatura di Retegui dedicandosi ai recuperi.

A. Carboni 6 - Dentro per l'acciaccato Pablo Mari, non va in difficoltà nella difesa a 4 facendosi guidare dall'esperienza di D'Ambrosio.

Kyriakopoulos 6 - Rispolvera le reminiscenze da terzino sinistro al Sassuolo, dimostra di non aver perso confidenza col ruolo. Esce di forza dalla linea.

Gagliardini 6 - Cinque reti in carriera al Genoa, bersaglio preferito. Detta il pressing ai compagni, cedendo i compiti di copertura a Pessina. Dal 73' Akpa Akpro sv

Pessina 6,5 - Il nuovo assetto lo costringe a una prudenza ancora maggiore per evitare pericolosi sbilanciamenti. Tanta interdizione, ma non solo quella. Gran chiusura su Badelj.

Colpani 6 - Largo con i piedi piantati sulla linea per convergere e inventare col mancino, Vasquez rompe la linea per andarlo a prendere a uomo. La lontananza dalla porta non gli giova, meglio quando vi si avvicina: partecipa al gol. Dall'86' Donati sv

Ciurria 6 - Ritorno alle origini, avanza il raggio d'azione e in quella posizione si dimostra più performante. Trova il gol, annullato per fuorigioco, ripetuti scatti per aumentare l'intensità. Dal 73' Machin sv

V. Carboni 6 - Promosso titolare sulla trequarti, gira intorno a Colombo per dargli supporto. Tecnica sudamericana, con qualche pausa. La stoffa c'è. Dal 57' Dany Mota 7 - Attacca la profondità, avvia e conclude l'azione che vale i tre punti.

Colombo 5,5 - Aiuta la squadra a stare alta ma difetta di precisione nei momenti caldi della gara, gli errori tecnici sporcano la prestazione. Dal 57' Maric 6 - Porta fisicità.

Raffaele Palladino 6,5 - Le tante assenze in difesa suggeriscono un ripensamento tattico quasi obbligato, vara un inedito 4-2-3-1: soluzione interessante ma ancora da metabolizzare. Pesca bene dalla panchina, trovando le chiavi giuste per vincere una gara più sporca del previsto.

GENOA (a cura di Marco Pieracci)

Martinez 6 - Raccoglie la palla in fondo al sacco una prima volta ma solo per rimetterla prontamente in gioco, trattandosi di fuorigioco. Dopo non evita il peggio.

De Winter 5,5 - Si mette sulle tracce di un Ciurria piuttosto in palla cercando di chiudere tutti gli spazi per limitane gli strappi in velocità. Non impeccabile sul gol.

Dragusin 5,5 - Scorta Colombo, fa a spallate per non dargli tregua. Rinvia male ma la bandierina si alza assolvendolo da ogni responsabilità. Si emoziona davanti a Di Gregorio.

Vasquez 5,5 - Deve ricorrere al fallo tattico per arginare una situazione potenzialmente pericolosa. Se la cava senza impacci, però concede troppo campo a Pereira.

Sabelli 6 - Meno bloccato rispetto al collega di fascia, accompagna regolarmente l'azione offensiva proponendosi con costanza a destra. Dall'88' Ekuban sv

Messias 6 - Un po' mezzala e molto trequartista. Dialoghi raffinati con Gudmundsson, si affida a Retegui, recapitandogli un tiro-cross sprecato in maniera sciagurata. Esce scuro in volto per l'ennesimo infortunio. Dall'81' Hefti sv

Badelj 5,5 - Tende ad allargarsi per restare sempre al centro della manovra, fa capolino in avanti calciando in porta ma con risultati modesti.

Frendrup 6 - Il primo a presentarsi in zona Di Gregorio, anche se la mira è da aggiustare. Prestazione generosa, non brilla per originalità.

Haps 5,5 - Potrebbe osare leggermente di più in fase di spinta, invece sfida raramente Pedro Pereira giocando col freno a mano tirato. Dall'81' Fini sv

Gudmundsson 6,5 - Assente da un paio di partite, eppure sembrava una vita. Fantastica la palla offerta a Dragusin, questo Genoa non può prescindere dalle giocate del folletto islandese ma da solo non basta.

Retegui 5 - Riabbraccia il partner d'attacco prediletto con cui si intende a occhi chiusi. Protegge la palla come pochi, però si divora un gol colossale. Errore pesante, sarà la sliding door della partita.

Alberto Gilardino 5,5 - Getta subito nella mischia Gudmundsson e gli affianca la qualità di Messias per aumentare il tasso di imprevedibilità. Potrebbe pure vincerla, ma Retegui lo tradisce. La squadra cede ancora nel finale e la cosa comincia a essere preoccupante.

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