Lazio, a Torino l’esame di laurea: Baroni a caccia di risposte definitive
“Deve essere la gara della maturità, sarà complicata ma sappiamo di doverla affrontare con attenzione e presenza, sia fisica che emotiva”. Parole e musica di Marco Baroni a pochi minuti dall’ultima gara ufficiale della Lazio allo Stadio Olimpico contro l’Empoli. L’aver ottenuto la quarta vittoria consecutiva in dieci giorni tra Serie A ed Europa League ha restituito al tecnico biancoceleste quelle risposte che cercava dai suoi. Dopo una sosta che ha spezzato il ritmo della Lazio, la sfida di Torino rappresenta un vero e proprio esame di laurea per una squadra che ha scelto di vivere alla giornata, senza porsi obiettivi chiari. “Gli obiettivi non si dichiarano, ma si raggiungono” ha detto nei giorni scorsi il presidente Lotito, ottenere un risultato positivo anche allo Stadium contro la Juventus rappresenterebbe più di una semplice dichiarazioni di intenti nella corsa per l’Europa.
Due dubbi per Baroni
La sosta ha restituito grande entusiasmo ai calciatori che si sono resi protagonisti con le rispettive nazionali, ma ha regalato anche qualche acciacco di troppo. La situazione più delicata è quella di Matteo Guendouzi, il cui piede preoccupa. Scongiurata la frattura al mignolo per l’ex Marsiglia, ma il piede fa ancora male e ieri il francese ha lavorato solo pochi minuti senza farlo mai con la squadra. La rifinitura di oggi sarà fondamentale per capire se sarà a disposizione o meno, anche se difficilmente partirà dal primo minuto. Al suo posto ballottaggio tra Vecino e Castrovilli, ieri Baroni ha provato l’ex Bari e Fiorentina, ma l’uruguaiano scalpita dopo aver smaltito l’affaticamento accusato contro il Nizza. Anche Boulaye Dia non è al 100%, tornato solo mercoledì a Roma ieri è stato tenuto a riposo e al suo posto da trequartista ha agito Pedro. Nessun allarme per il momento, ma se anche oggi non si dovesse vedere l’ex Salernitana allora sarebbe difficile considerare Dia tra i probabili titolari per Torino.