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LIVE TMW - Napoli, Gattuso: "Il mercato di gennaio condiziona tutti i giocatori"

di Antonio Gaito
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© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport

Amici di TMW, benvenuti alla diretta testuale della conferenza stampa di Gennaro Gattuso alla vigilia della sfida contro la Juventus, in programma domani sera al San Paolo.

12.18 - Inizia la conferenza stampa

Cosa rappresenta in questo momento Napoli-Juve? "Tanto, dare continuità alla gara con la Lazio. Giochiamo con una squadra che ti fa venire il mal di testa, crea tanto, ha tanti campioni, che negli ultimi 3-4 mesi ha l'impronta dell'allenatore, palleggia molto bene, la coperta è corta perché devi prepararla e capire cosa puoi lasciare alla loro qualità. Per noi rappresenta tanto perché ci saranno tanti tifosi, dobbiamo provare a fare una grande gara, per cercare l'entusiasmo. Abbiamo visto pure con la Lazio che il San Paolo per noi è importante e quando c'è entusiasmo siamo agevolati".

Out gli infortunati? "Non vi dico chi gioca, speriamo di avere a disposizione Maksimovic domani, speriamo non accada nulla oggi e di portarlo in panchina perché ieri è stato per la prima volta in campo 45 minuti. Koulibaly ha fatto un lavoro sulla linea difensiva, speriamo torni a disposizione settimana prossima. Mertens sta un po' meglio. Allan ha fatto una risonanza, c'è ancora un po' di edema, gli è nato un figlio, una cosa importante, doveva stare fermo ed ho deciso di mandarlo a casa perché era giusto così".

E' un Napoli diverso dalle scorse stagione, segnale per quello dell'anno prossimo? "A me non interessa, mi interessa quello di oggi, avere giocatori motivati, disposti a lottare, siamo andati a prendere il capitano del Lipsia capolista e so quanto è difficile il mercato a gennaio. Bisogna lavorare, da quando sono arrivato tutti mi hanno dato grande disponibilità. Poi altri discorsi su chi vuole restare o meno, pensiamo ai punti per normalizzare la stagione che è la priorità".

Politano è molto vicino. "Quando arriverà, se arriverà, ne parleremo".

Oggi più certezze rispetto alla Fiorentina, accantonato l'esperimento a tre e mezzo in difesa. "Quale esperimento? Era una difesa a quattro, abbiamo sempre costruito a quattro, era una linea a quattro pura. Scivolamenti? No, nessun scivolamento. La prestazione resta brutta, non me l'aspettavo, la gara con la Lazio è solo un punto di partenza".

Sarri è un riferimento per lei? "Sarri in questo momento è tra i più forti al mondo, ma già 2-3 anni fa, qui ha costruito una macchina perfetta. E' bravo, c'è tanta stima verso di lui, qualche copia-incolla l'ho fatto più di una volta, mi piace molto per come vede il calcio".

Volevi il veleno con la Lazio, servirà anche con la Juve. "Dipende cosa intendi. Per me significa annusare il pericolo, dare meno campo all'avversario, fare una corsa in più per il compagno. Con la Lazio ho visto tante cose positive, questa è la strada da percorrere".

Come si mette in difficoltà la Juve rispetto alla Lazio? "La Lazio è diversa, ha sempre 5 uomini in area ed ha qualità fisiche importanti, la Juve palleggia, ha grandi qualità tecniche e affronteremo qualità di quasi tutti i giocatori nelle imbucate e nei dribbling. Bisogna capire chi far giocare, chi oscurare, chi far impostare, come coprire le linee di passaggio, è una gara molto più complessa".

Cosa si dice nello spogliatoio alla vigilia? "Si parla in campo, mentre si prepara la partita. Io non preparo discorsi, quello che mi sento e vedo, dico. Domani dirò quello che mi dice il cuore e la testa, dopo aver visto l'allenamento". 

Cosa può dare Demme al centro? "Fa diventare semplici le cose difficili. E' uno che semplifica, fa sembrare più semplice tutto. Può migliorare come posizione, ma non si inventa nulla, è uno lineare, tiene bene il campo, si allena per giocare certi tipi di partite, è forte mentalmente, dà equilibrio e tutti sanno che possono contare su di lui".

Servirà una gara alla Gattuso, ringhiando e pressando? "Non basta, se pressi non bene e loro escono dalla prima pressione poi diventa difficile, loro non giocano 4-3-3 ma con Dybala sotto punta e devi coprire la linea di passaggio. Serve una gara di squadra, non far giocare chi trova l'imbucata, ma ne hanno più di uno e quindi dobbiamo fare delle scelte, una via di mezzo non basta".

Che prospettive per il campionato? "La squadra ha fatto fatica, ma per merito della gestione di Carlo è agli ottavi di Champions, poi in semifinale di Coppa Italia, in alcune gare ha dimostrato grandissimo valore ma ci manca continuità. Perciò ho detto non dobbiamo sederci dopo la vittoria, ogni volta dopo grandi prove la squadra s'è seduta ed invece serve continuità, far giocare chi sta bene fisicamente e può dare tutto, anche su Allan... ha stretto i denti, ci ha dato disponibilità, ma si vedeva la sua difficoltà, oggi deve giocare chi sta al 100%".

Gli acquisti per gennaio o giugno possono rassicurare i tifosi sul futuro? "E' un dato di fatto, oggi in Europa il Napoli è quella che ha speso di più, per non parlare di quelli che arriveranno a giugno. C'è continuità, il presidente con tutti i dirigenti sta facendo cose importanti e garantendo progettualità".

Può giocare anche Zielinski alto in attacco a sinistra, come avveniva al Milan con Bonaventura? "Quello che s'è fatto prima non si può fare copia incolla, i giocatori sono diversi, bisogna capire se sono funzionali".

Con la Lazio più sofferenza, quasi come una provinciale. E' così e quanto servirà eventualmente domani? "Se noi pensiamo di fare un pressing ultra-offensivo, ed è stato un errore anche mio, regalando 3-4 giocatori, allora diventa problematico, soprattutto con squadre che non giocano e te la buttano lì. Bisogna capire su che direzione bisogna andare, la cosa più importante secondo me è che dobbiamo giocare in due fasi, fare due cose diverse, rispettare di più gli avversari. In tante gare abbiamo visto che sulle seconde palle siamo sempre in ritardo, ci allunghiamo spesso, non possiamo sotto-valutarlo se parliamo di pressing ultra offensivo".

La vittoria con la Lazio ha portato entusiasmo? "Quando si vince è così, poi bisogna continuare, rompersi le scatole, dirsi subito quando qualcosa ci dà fastidio e in questo momento vedo gente che si parla di più, si stuzzica di più, questa è la strada".

S'è preso le responsabilità, ora anche i meriti? "A me piace soffrire, non sono masochista, ma ho questa indole. Le mie scelte sono sempre state forti, non ho problemi a prendermi responsabilità. Ho avuto la fortuna di avere la disponibilità dei giocatori, il mio vissuto mi ha aiutato, giorno dopo giorno hanno visto il lavoro e cosa proponiamo e la squadra fa di tutto per applicare le cose, ma ora bisogna continuare. Bisogna però dire anche le cose brutte, dopo la fine del mercato al 31 gennaio comincia un'altra stagione e bisognerà dare tutto altrimenti anche io potrò fare scelte borderline, dure. Il mercato di gennaio fa venire il mal di testa a tutti i giocatori, ma ora prepariamo questa gara, poi finisce il mercato e dopo bisognerà pensare 24h al Napoli ed alla situazione in cui siamo messi noi".

S'è rivisto Insigne libero e trascinatore. "Lorenzo deve puntare l'uomo! Avere una gamba brillante per saltarlo. Può sbagliare, ma deve provarci, negli ultimi 15-20 anni fa parte di quei 10 con più talento del calcio italiano, deve giocare quel calcio lì. Se prende palla e torna indietro, non incide, lui ha forza pure se non è 1 e 90, ha un motore importante, fa 12-13km a partita con qualità, deve continuare così. La gara che ha fatto con la Lazio per 2-3 anni la faceva una sì e una no, con continuità, ce l'ha perchè è forte".

La Juve è la squadra con maggiore percentuale realizzativa col 16%, il Napoli è la peggiore col 4%. "Siamo tra le prime 3-4 per quello che produciamo, ma la percentuale è bassa per realizzazioni, gli avversari invece vengono 3 volte giù e fanno un gol. Dobbiamo accompagnare meglio, essere più cattivi sotto porta, portare un uomo in più, e migliorare dietro perché non ci tirano molto in porta, ma ci siamo fatti 6 gol da soli. Con la Lazio se sbagli 4-5 uscite, senza impattare con Milinkovic, allora è normale che lasci il buco".

Si parla di tradimento, nel calcio moderno è plausibile? Lei allenerebbe l'Inter? "io sono un professionista, poi mi fermo e ragiono, ho scritto pagine importanti per il Milan, ho allenato il Milan, ma mai dire mai. La parola tradimento non è corretta, noi alleniamo, giochiamo, Higuain e Sarri hanno scritto pagine bellissime poi non so cosa pensa la gente, non siamo tutti uguali".

Percorribile il 4-4-2 in alcune gare per le due punte visto che Milik è isolato? "Fino ad un mese fa dicevate che non andava bene. Due linee da quattro non mi piacciono. Con due linee da quattro siamo piatti, non copri bene il campo. A volte quando entra un'altra punta ci mettiamo 4-2-3-1, bisogna poi capire come tenere l'equilibrio, soffrire il meno possibile, poi è vero che a volte Milik è isolato".

12.45 - Termina la conferenza stampa

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