La prova di Marassi: DDR cerca la svolta per la Roma
La Roma ha bisogno di una vittoria e i tre punti contro il Genoa sono fondamentali. Daniele De Rossi è perfettamente consapevole dell'importanza della sfida al Marassi, non solo per risalire in classifica, dove la squadra si trova al 17° posto, ma anche per valutare se il lavoro fatto finora sia adatto, equilibrato e in linea con le caratteristiche della rosa.
Le risposte dovranno arrivare sul campo, anche se fuori si continua a fare qualche calcolo. Nell'allenamento di ieri è stato cruciale monitorare le condizioni di Pellegrini e Le Fee, per verificare eventuali miglioramenti nei loro problemi muscolari e capire se potranno essere schierati a partita in corso o se saranno costretti a saltare l'incontro.
Diversa, invece, è la situazione degli altri giocatori tornati dalle Nazionali, che si sono allenati regolarmente in gruppo.
La sfida di domenica alle 12:30 tra Genoa e Roma si presenta piena di insidie. La squadra di Gilardino ha già collezionato quattro punti, pareggiando contro l'Inter e battendo il Monza. I rossoblù non solo vantano un inizio di stagione più brillante rispetto ai giallorossi, ma potranno anche contare sul sostegno del pubblico di casa, un elemento che in partite così delicate può fare la differenza.
Analizzando più da vicino il club genovese, emerge chiaramente come il tecnico (ex Campione del mondo) punti molto sulle fasce: nei primi 270 minuti di campionato, i giocatori hanno effettuato ben 31 cross, 12 dei quali riusciti. Inoltre, tre hanno già trovato la via del gol: Junior Messias (che probabilmente salterà la sfida), Alessandro Vogliacco e Andrea Pinamonti. Quest'ultimo, in particolare, ha segnato cinque reti nelle ultime dieci partite, confermando la Roma come una delle sue vittime preferite.
Nelle prossime ore, a partire dalle 10:00, si capirà meglio (in conferenza stampa) lo stato di forma della Roma e, soprattutto, che tipo di avversario attende De Rossi per questa sfida cruciale. La partita di domenica sarà un banco di prova decisivo, non solo per misurare le ambizioni della squadra, ma anche per capire se il lavoro del tecnico stia davvero iniziando a dare i frutti sperati.