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Hellas Verona-Benevento 3-1. Barak porta gli scaligeri in zona Europa. Lapadula non basta

di Luca Bargellini
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Tornare alla vittoria. È stato questo l'obiettivo primario di Hellas Verona e Benevento per il posticipo della sesta giornata di Serie A. Gli scaligeri dopo i pareggi contro Genoa e Juventus e la sconfitta contro il Parma hanno bisogno dei tre punti, alla pari del Benevento che nelle ultime due giornate si è vista superare sia dalla Roma che dal Napoli.

Hellas avanti, Benevento vivo - La voglia di far punti la si percepisce fin dalle prime battute del match, con entrambe le squadre pronte a sfruttare ogni occasione a disposizione per far male all'avversaria. La prima a riuscirci è l'Hellas padrone di casa al 16': palla in avanti a Kalinic che controlla la sfera, la difende dalla marcatura e poi serve di tacco Zaccagni sulla fascia sinistra. Il 20 scaligero arriva sul fondo, con tanto di doppio passo su Letizia, e mette nel mezzo per Barak che taglia verso il centro anticipando tutti la linea difensiva dei sanniti con un altro colpo di tacco. Il Benevento, però, dopo alcuni minuti di assestamento riprende a maciare gioco con Insigne che al 26' si trova a tu per tu con Silvestri su indecisione di Empereur, trovando però l'opposizione dell'estremo scaligero quando questo era già a terra. Sempre l'ex Napoli ha un'altra ghiottissima chance su inserimento dalla trequarti e tiro debole deviato da Silvestri. Di Ionita, su calcio d'angolo, e Caprari dalla distanza le altre opportunità dei sanniti. L'occasione finale, però, capita sui piedi del talentino di casa Ilici che spara alto uno dei tanti palloni messi al centro da Zaccagni.

Lapa-gol ci mette lo zampino - La ripresa inizia con tre cambi: Tuia per Caldirola nel Benevento e la coppia Dawidowicz-Magnani per Empereur e Lovato. Per tornare a registrare un'occasione da gol basta attendere 3' quando Lapadula tenta il colpo di testa su cross dalla destra di Letizia. Silvestri controllo. Ancora l'attaccante italo-peruviano al 55' che gestisce un pallone che arriva dalla destra, sponda per Caprari che restituisce il pallone al numero 9 che in area col destro, il suo piede debole, spedisce un bolide alle spalle di Silvestri per la parità.

Barak riaccende la luce - L'Hellas prova subito a riportarsi in vantaggio con Kalinic che sfrutta l'ennesimo pallone piovuto in area dalla sinistra, nato da una topica di Tuia. Il croato però non centra lo specchio della porta pur avendo anticipato il diretto avversario. E allora ci pensa ancora una volta Antonin Barak a instradare la gara degli scaligeri con un missile di sinistro che s'insacca alla sinistra di Montipò. Al 62' di nuovo vantaggio Hellas. Gli uomini di Juric non si accontentano e provano a trovare un altro gol: questa volta tocca a Kalinic spedire verso la porta un bel colpo di testa su assist di Tameze. Traversa piena. Legno orizzontale che sfiora due minuti dopo Dabo con un missile dai venti metri.

Hellas che accelera - Al 70' altro cambio per Filippo Inzaghi: fuori Insigne, dentro Improta. Un minuto più tardi contatto dubbio fra Tameze e Caprari che finisce a terra in area di rigore. L'arbitro Sacchi lascia proseguire il match e sulle proteste successive commina un rosso diretto allo stesso attaccante ex Samp. Due minuti e Inzaghi cambia volto al match: fuori Schiattarella e Lapadula, dentro Tello e Moncini col Benevento che passa al 4-4-1. Tutto però appare vano quando al 77' Lazovic manda alle spalle di Montipò il gol del 3-1. Cross dalla sinistra di Dimarco con l'ex Genoa che taglia al centro e insacca. All'85' inizia la girandola di cambi dell'Hellas: Di Carmine per Kalinic, poi a seguire Gunter per Ceccherini e Colley per Barak. L'ultimo squillo del match però è del Benevento con l'attaccante che non ti aspetti: Kamil Glik. Missile del polacco da fuori area fuori di poco e mani nei capelli.

Il match finisce praticamente qui con l'Hellas che porta a casa tre punti e sale a quota 11, alla pari con Napoli, Inter e Roma. Benevento che, invece, mette a referto la terza sconfitta consecutiva e rimane a quota 6.

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