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Estigarribia: "Esterrefatto dalla Juve a -24 in tre mesi. Allegri? Puoi anche non vincere ma..."

di Andrea Losapio
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'ex esterno di fascia della Juventus, Marcelo Estigarribia, ha rilasciato una lunga intervista a TuttoJuve. "La mia ultima esperienza è stata al Club Sportivo Ameliano, sono andato via a dicembre e ho deciso che terminerò la stagione da free agent. Mi sto allenando per non perdere la forma, ma nel frattempo mi sto godendo la famiglia. L'obiettivo è di tornare a giocare al più presto la prossima stagione".

Dove le piacerebbe giocare?
"Vorrei giocare ancora in Division Profesional (la nostra Serie A ndr), per poi chiudere la carriera nello Sport Colombia che è la squadra in cui ho mosso i miei primi passi ormai tanti anni fa. I soldi non mi interessano, ciò che voglio sentire è ancora quel brivido che solo il calcio è in grado di dare. Sarebbe molto bello poter aiutare i ragazzi più giovani, essere per loro un punto di riferimento. Un anno ancora lo vorrei fare".

E poi che vorrebbe fare?
"Sinceramente non ho ancora deciso, però negli scorsi mesi ho frequentato il corso da allenatore. È una soluzione in più, ma vediamo".

Ridendo e scherzando, lo sa che della rosa degli invincibili 2011/2012 siete rimasti ancora in pochi a giocare.
"Sì, è davvero strano a pensarci. La maggior parte di noi si è ritirata e ora sta facendo altro nella vita, mentre oltre a me ci sono Arturo Vidal, Martin Caceres e Luca Marrone che non hanno ancora appeso gli scarpini al chiodo. C'è ancora qualcuno che resiste (ride ndr)".

E che effetto fa, tutto questo?
"L'effetto è bellissimo, penso che la gente non si sia ancora dimenticata del nostro trionfo dopo tutti questi anni. La Juve arrivava da due settimi posti consecutivi e nessuno ci vedeva come favoriti, tutti dicevano avrebbe vinto il Milan. E invece vincemmo lo scudetto da imbattuti".

Sono passati 12 anni dal vostro successo, ma ci sono ancora persone che vorrebbero rivedere in panchina Antonio Conte.
"Ha il Dna della Juventus, il mister conosce benissimo l'ambiente e il club. Sarebbe l'uomo giusto per riportare al tifoso l'emozione della vittoria, adesso penso siano molto tristi per via dei risultati che non arrivano più".

Che pensa di mister Allegri?
"Per me Allegri sta facendo bene, ma le persone guardano solo i risultati. Il tifoso juventino, che è abituato a vincere, vive l'insuccesso come una tragedia. C'è stato un periodo d'oro in cui collezionava titoli, ora invece è tutto un po' caotico. E secondo me è arrabbiato, in quanto vede poca fame di successo. Bisogna ritrovare quella strada, arrivare in Champions è importante ma non deve esser l'obiettivo. Puoi anche non vincere, ma bisogna lottare fino all'ultima giornata. Quest'anno la squadra si è arresa un po' troppo presto".

È quello che pensa anche il tifoso Marcelo Estigarribia?
"Sì, perché sono rimasto esterrefatto nel vederla precipitare a -24 dall'Inter nel giro di tre mesi. Ho assistito a delle prestazioni molto altalenanti in queste stagioni, ad esempio a Napoli non meritava di perdere. Di recente l'ho vista col Cagliari ed è andata in svantaggio di due gol, questa cosa non sarebbe successa un po' di tempo fa. La verità è che a farti vincere lo scudetto sono le sfide contro le piccole, così ci diceva sempre il mister".

Thiago Motta, che è il primo nome a sostituire Allegri, come lo vedresti sulla panchina bianconera?
"Sta facendo giocare molto bene il Bologna, il suo più grande merito è di aver elevato ai massimi livelli il rendimento di un gruppo di buoni giocatori, A me piace moltissimo Zirkzee, che vedrei bene alla Juve con Vlahovic, ma anche Freuler sta facendo una gran stagione. Sono tutti superlativi per merito del proprio tecnico, hanno fame e voglia di vincere. Hanno vinto tranquillamente a Roma, questo la dice lunga".

Chi sceglierebbe tra Motta e Conte?

"Scelgo Conte, perché c'è bisogno di ricostruire la squadra per farla tornare alla vittoria. E' bravissimo in quello. D'altronde lo ha già fatto una volta e con grande successo. Ho sempre sentito dire che i leader di quella Juve erano Buffon, Barzagli, Chiellini, Pirlo e Del Piero, ma in realtà il primo era proprio il mister. Noi lo seguivamo in tutto per tutto, sapevamo della difficoltà ma avevamo la consapevolezza che fosse la strada giusta. Ci diceva di sputare sangue, ci dava un'energia e una voglia di vincere incredibile. E se ci diceva di attraversare un muro, lo avremo senz'altro fatto".

Chiesa e Vlahovic sono in scadenza, che farebbe con loro?
"Sono due dei giocatori più importanti della rosa degli ultimi anni, sono giovani e di talento. Io li terrei, perché sono il futuro di questa squadra. Vlahovic poi mi piace molto, è un grande goleador. In una stagione difficile è comunque riuscito a segnare 17 gol, che non sono mai pochi in un campionato molto tattico come quello italiano".

Un parere sulla Coppa Italia, che finale sarà?
"Mi auguro una finale bellissima, piena di spettacolo e colpi di scena. Per la Juve sarebbe molto importante vincere un trofeo, ma non vedo una grossa favorita. Che vinca la squadra migliore".

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Giovedì 19 Settembre 2024
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