De Rossi, stima sconfinata per De Zerbi: "Vorrei una squadra riconoscibile come la sua"
Poco più di un mese fa Daniele De Rossi teneva la sua prima conferenza stampa da allenatore della Roma. In quell'occasione il tecnico giallorosso, subentrato a José Mourinho, parlò di quale era il suo obiettivo per questa seconda parte di stagione. E in quell'occasione citò anche Roberto De Zerbi, allenatore che adesso si ritroverà di fronte nel doppio confronto valido per gli ottavi di finale di Europa League (andata il 7 marzo, ritorno 14 marzo): "Mi sono innamorato di questo mestiere lavorando con Spalletti, poi la folgorazione definitiva è arrivata con Luis Enrique. Entrambi portano tanti uomini nella metà campo avversaria utilizzando quindi la difesa a quattro. Qui però la rosa è stata pensata per difendere a cinque, quindi devo valutare volta per volta come muovermi".
Poi in un altro passaggio aggiunse: "Di sicuro rabbrividisco, anche quando lo dicono allenatori che stimo, davanti all’espressione “il mio calcio”. Il calcio non è di nessuno. Io vorrei solo che la Roma alla fine del nostro percorso fosse riconoscibile, come identità di gioco intendo. Una squadra di Guardiola o di De Zerbi, ma anche di Simeone o Conte la riconosci a occhi chiusi".
Europa League, gli ottavi di finale
Sparta Praga-Liverpool
Olympique Marsiglia-Villarreal
Roma-Brighton
Benfica-Glasgow Rangers
Friburgo-West Ham
Sporting Club di Portogallo-Atalanta
Milan-Slavia Praga
Qarabag-Bayer Leverkusen