De Ligt: "Eriksen il mio idolo da bambino. Un avversario da affrontare? Lewandowski è difficile"
"Se non avessi fatto il calciatore sarei diventato un pallavolista (ride, ndr)". Parla così il difensore bianconero Matthijs De Ligt, nell'intervista a DAZN, nella quale si concentra anche su temi non strettamente legati alla Juventus: "Tutti sottolineavano, soprattutto il primo anno, i miei interventi con la mano. A dire la verità non lo so, ho sempre pensato di fare il calciatore, ho fatto tutto per diventarlo e sono contento di com'è andata. I miei genitori tennisti? Sì, ho giocato a tennis per sei-sette anni: mi piaceva ma non come il calcio, il mio amore".
L'avversario che vorresti affrontare in carriera? "Affrontare un attaccante come Lewandowski è difficile perché lui ha tanta esperienza e non ha bisogno di giocare sempre bene con il senso del goal che si ritrova: questo è molto complicato per un difensore".
L'idolo da bambino? "Era Christian Eriksen, perché lui ha giocato all'Ajax da centrocampista e io lo sono stato in passato".