Cappelletti, moglie di Paolo Rossi: “Ha sempre detto di investire sui giovani italiani”
‘Mancino naturale' è la pellicola diretta da Salvatore Allocca e presentata alla Festa del cinema di Roma, sezione indipendente e collaterale. Girata tra Roma, Latina e Vicenza, è giunta nelle sale cinematografiche il 31 marzo. Una sceneggiatura così verosimile e commovente, capace di regalare riflessioni sul vissuto del nostro quotidiano e del calcio giovanile, tra la voglia di riscatto di una madre vedova, che ripone le speranze sul suo unico figlio, e la gioia che suo marito provava, nel coinvolgerlo tra il mondo del pallone.
Claudia Gerini, tifosissima della roma è la protagonista femminile. Katia Ricciarelli, rispettivamente nel ruolo di madre e nonna paterna, del piccolo Paolo, baby calciatore, interpretato da Alessio Perinelli. La pellicola dedicata all’indimenticabile Paolo Rossi ci ha dato l’opportunità di scambiare qualche parola con Federica Cappelletti, giornalista e seconda moglie del mai dimenticato calciatore.
Cosa penserebbe Paolo Rossi dell'odierno calcio italiano?
"Paolo amava il calcio in tutte le sue sfaccettature e guardava le sue mutazioni con interesse. Però era convinto che si dovesse lavorare di più sui giovani, sui vivai italiani, sulle generazioni ancora vogliose di imparare e lontane dagli interessi economici e di mercato. E aveva ragione. Eccome se aveva ragione! La nazionale di Mancini ha messo in luce proprio questo bisogno di investire sui giovani e su energie fresche per poter vincere. Mantenendo i giocatori più esperti come guida".
La Juventus quest' anno non ha brillato: lei la segue?
"Io seguo la Juventus come seguo il calcio in generale. È un’eredità che Paolo ha lasciato a me e ai suoi figli, non ne possiamo fare più a meno. Eh, si, la Vecchia Signora non ha brillato quest’anno…. Sono sicura che si rifarà nella prossima stagione".
Il film parla dei giovani e dei genitori che li accompagnano nel percorso sportivo; cosa ne pensa?
"Mancino naturale parla di un ragazzino, Paolo, seguito quotidianamente e in maniera quasi morbosa da una mamma sola e amorevole, Claudia Gerini, che desidera farlo diventare calciatore. Realizzando il sogno del ragazzino? Del padre morto che aveva la passione di Paolo Rossi? o di se stessa? Penso che un genitore debba accompagnare il proprio figlio nel percorso della vita e quindi anche in quello sportivo, ma sempre tenendo ben presente i suoi desideri e le priorità di ogni età".
Di Alessandra Broglia