Allegri sui giovani: "Ora basta uno stop e si parla di Pallone d'Oro. Ragazzi, calmiamoci..."
Nel corso della conferenza stampa odierna, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri si è a lungo soffermato su Dejan Kulusevski. E partendo dalle considerazioni sull'ex Parma, ha poi allargato il discorso a tutti i calciatori giovani: "Kulusevski è un ragazzo che ha ottime qualità e io credo che i ragazzi giovani, che poi vengono comprati dalle società, indipendentemente dal fatto che vengano pagati 40, 50, 60, 70 o 300 milioni di euro sono ragazzi giovani che hanno bisogno di un percorso di crescita. Invece gli vengono addossate responsabilità che non sono in grado di gestire perché devono crescere, oltre che tecnicamente dal punto di vista mentale. Devono crescere nella gestione delle partite, devono capire i momenti della partita. Un giocatore di 22 anni non può avere l'esperienza e la gestione di uno di 30, è normale. Solo con le partite possono acquisire una stabilità mentale che poi permette loro di giocare in un certo modo. Faccio l'esempio di Fagioli e Ranocchia: hanno fatto un anno di Under 23 e quest'anno vanno a giocare in Serie B, perché è un percorso normale come si faceva 30 anni fa... Invece ora uno che stoppa una palla subito si dice: 'Ah, questo è da pallone d'Oro'. Ragazzi, calmiamoci un attimo, perché poi si trovano a scontrarsi con una realtà che non è quella... Basta un passaggio a 10 metri e subito si invoca il Pallone d'Oro. Trent'anni fa stoppare la palla e fare un passaggio a 10 metri era la normalità e purtroppo questo fa sì che i ragazzi giovani vengono addossati di responsabilità che non gli competono. E quindi devono fare un percorso, attraverso alti e bassi".