A Napoli pensiero fisso: una B granata per celebrare la promozione della Juve Stabia
Acquisita la matematica salvezza al termine di una stagione che ha riportato tutti sulla terra dopo la parentesi della passata stagione, a Napoli è tempo di concentrarsi sulle storiche rivali. Unico modo, forse, per trovare un po' di gratificazione in un'annata contraddistinta da sconfitte, cambi di allenatori e brutte prestazioni sia in casa, sia in trasferta.
Basti pensare che, tra andata e ritorno, sono stati necessarie controverse decisioni arbitrali per poter battere le riserve dell'ultima in classifica. A Salerno un episodio clamoroso, un gol viziato da un metro di fuorigioco sotto lo sguardo dell'assistente. Nell'era della tecnologia e del VAR che scova offside millimetrici, fu ritenuto giusto lasciar proseguire "perchè il tocco di un difensore della Salernitana fa partire un'altra azione". .
A ritorno, dopo il capolavoro di Candreva e un primo tempo perfetto degli ospiti (privi di 5-6 titolari e con gente fuori ruolo per emergenza), la terna arbitrale decretò un rigore generosissimo convalidando la rete del 2-1 viziata da un fallo su Tchaouna. Episodi tali da scatenare l'ira del presidente Iervolino, uno solitamente molto pacato e mai incline ad aggrapparsi ad alibi di alcun genere.
E mentre a Salerno, per l'assenza dei tifosi ospiti, il derby si è vissuto con totale indifferenza, a Napoli partirono subito cori di sfottò. E ci sta, ci mancherebbe. Così come il "tornerete in serie B" mentre si stava per celebrare uno scudetto dopo decenni d'attesa, i wc granata, le maglie bruciate in piazza e gli attacchi anche da parte di opinionisti e scrittori.
Ora il riferimento nemmeno tanto indiretto alla retrocessione della Salernitana, un anno dopo quel gol di Dia che costrinse a rinviare la festa e che regalò un punto salvezza ai granata. Per celebrare la promozione della Juve Stabia, in curva B è stato esposto uno striscione riportante la scritta "B...rindiamo con Castellammare", con la seconda lettera dell'alfabeto di color granata.