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Un altro passo verso la ripartenza della Serie A. Palla al Cts, in attesa del 28 maggio

di Simone Bernabei
Antonello Sammarco/Image Sport
Antonello Sammarco/Image Sport
Una sessantina di pagine per spiegare nel dettaglio come, quando e perché riprendere il campionato. Nello specifico, come sarà gestita la ripresa, come sarà organizzato il match day dalle singole società, come le squadre dovranno arrivare e permanere allo stadio e quali le misure da adottare in caso di nuovi contagi. La FIGC nel pomeriggio ha inviato al Ministero dello Sport il protocollo per la ripresa delle partite. L’idea è sempre quella, ripartire il 13 giugno e provare a chiudere entro il 2 agosto. Alternativa viva, ad oggi, posticipare il tutto di una settimana, al 20 giugno.
Temi e discussioni che la faranno da padrona il prossimo 28 maggio, giorno del decisivo incontro fra i vertici del calcio italiano ed il Ministro Spadafora. Sarà quella la data del sì o no e solo eventualmente del come. Spadafora ed il Cts hanno ricevuto il protocollo partite con 24 ore di anticipo rispetto al previsto, un modo come un altro con cui la Federazione ha ribadito la propria voglia di riprendere a giocare. Ora sarà tutto in mano al Cts che dovrà studiare le linee guida scritte dalla FIGC, proporre eventuali modifiche e quindi dare l’ok. E giovedì 28 maggio le parti riprenderanno proprio da lì, dalla valutazione di questo protocollo. E come successo negli ultimi giorni, l’attenzione principale sarà posta sulle procedure da adottare se dovesse emergere un nuovo caso di positività al Covid-19 (ad oggi sembra confermato l'isolamento del gruppo squadra in caso di una sola positività). Ma intanto, in attesa della pronuncia dei tecnici e degli scienziati del governo, un altro passo verso la ripresa della Serie A è stato fatto.
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