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Papetti, presente e futuro in casa Brescia

di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Passare da una squadra molto importante e blasonata ad una ‘’provinciale’’ non vuol dire fare un passo indietro. Anzi, se questa è una piazza che ti consente di giocare ed emergere, il cambiamento può rappresentare un notevole upgrade in termini di prospettive di carriera. Un esempio è rappresentato da Andrea Papetti, che ha sfruttato l’occasione per farsi strada, almeno per ora, nel calcio professionistico col suo Brescia, di cui è perno della difesa nel campionato di Serie B.

Debutto da grande - Andrea, nativo della provincia di Milano, nasce attaccante e si forma nelle file dell’Enotria, scuola calcio affiliata all’Inter, per poi fare un anno in nerazzurro al termine del quale viene scartato. Nella stagione successiva entra a far parte del settore giovanile del Brescia, dove viene prima arretrato a terzino destro e poi sistemato al centro della difesa, ruolo in cui trova la sua dimensione. I suoi allenatori non restano indifferenti ai suoi progressi, il cambio di ruolo in Under 17 infatti, lo proietta in breve tempo ad essere considerato da mister Elia Pavesi che non esita ad aggregarlo da sotto leva alla Primavera. Dal suo esordio nella categoria ad inizio 2019 Andrea comincia una rapida escalation: gioca diverse partite nel campionato Primavera 2 ed è addirittura convocato al ritiro della prima squadra per iniziare la preparazione alla stagione successiva. Il ritorno in Primavera nel 19-20, annata in cui è stato inserito nel nostro almanacco, è solo temporaneo: in una giornata non bella per l’Italia intera, che finisce in lockdown, Andrea Papetti debutta in Serie A e lo fa da titolare al Mapei Stadium nella sconfitta del suo Brescia contro il Sassuolo. Questa non resta una presenza isolata, alla ripresa del campionato dopo uno stop forzato di 3 mesi, mister Diego Lopez gli affida le chiavi della difesa e con un calendario molto fitto, tolte tre partite in cui resta in panchina, scenderà sempre in campo dal 1’. Segnerà tra l’altro anche il primo gol in A, tre giorni dopo il suo 18esimo compleanno, nella vittoria contro il Verona, festeggiando così nel migliore dei modi.

Che feeling con Lopez - Per puntare ad immediato ritorno al massimo campionato italiano il Brescia continua a dare fiducia al suo giovane centrale classe 2002, che dopo un inizio di campionato di Serie B 20-21 non semplice, in cui ha rimediato un’espulsione alla prima giornata, una volta ritrovato Diego Lopez (la falsa partenza è infatti costata la panchina a Del Neri) ha ripreso da dove aveva lasciato. Il Brescia ha ritrovato insieme al suo prodotto del vivaio prestazioni e risultati: le intenzioni ed i traguardi da raggiungere insieme sono chiari.

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