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Bastoni: "Difesa a 3 o 4? Non cambia molto. Per la Croazia grande rispetto ma non paura"

di Marco Lavatelli
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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Domani l'Italia si gioca la qualificazione agli ottavi di finale degli Europei contro la Croazia, con due risultati su tre a disposizione. Il difensore dell'Inter Alessandro Bastoni è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida: "Paura? Aggettivo che non mi piace accostato al calcio, paura si ha quando viene diagnosticata una malattia. La Croazia è forte, più che paura direi grande rispetto. Conosciamo tanti dei giocatori, penso che la batosta con la Spagna ci abbia lasciato tanto e unito ancora di più. E' facile fare gruppo quando si vince, quando si perde deve uscire il vero valore dell'uomo e del giocatore. Domani vogliamo dimostrarlo".

La Croazia si affronta anche con malizia?

"Ora dare la botta, il calcio, non è più possibile. Bisogna abbassare l'entusiasmo degli avversari con l'atteggiamento, contro la Spagna ci sono mancati coraggio, intraprendenza e anche un po' di autostima. Domani faremo vedere il nostro valore".

Difesa a 4 o a 3?

"Nel calcio moderno non si gioca sempre nello stesso ruolo o posizione. Per me non credo che ci sia molta differenza tra giocare con la difesa a quattro o con la difesa a tre. Penso che la cosa più importante sia per aiutare la tua squadra il più possibile con azioni decisive".

Il post 1-0 contro la Spagna

"Abbiamo parlato tanto per cercare di capire cosa abbiamo sbagliato. Quando perdi puoi lasciarti abbattere oppure cercare di risolvere i problemi. Per fortuna il calcio ti dà sempre una seconda possibilità. Contro la Spagna c'è stato un problema di atteggiamento e questo deriva dal fatto di controllare la partita, più tocchi la palla e meno sei in difficoltà. Più riusciremo a tenere la palla, a farli girare, più li metteremo in difficoltà".

Come ti trovi con Calafiori?

"Con Calafiori mi trovo bene, è un ragazzo con una qualità enorme e non ha paura di giocare la palla. Mi ricordo ciò che ero io 3-4 anni fa e giocare determinate partite è uno step di crescita importante. Abbiamo giocato due partite insieme e mi auguro che questa affinità vada a migliorare nel tempo".


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