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Thuram, tirata d'orecchie dalla Federcalcio. I motivi e la reazione del nerazzurro

di Marco Corradi
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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Tale padre, tale figlio. Dal ritiro della Francia Marcus Thuram ha confermato di aver ereditato la sensibilità sulle tematiche politiche di papà Lilian, lanciando un autentico appello al popolo francese: "La situazione politica in Francia è molto grave. Ho conosciuto i risultati elettorali dopo la gara contro il Canada. Siamo rimasti tutti allibiti. È la triste realtà della nostra società. Come ha detto Ousmane Dembelé, dobbiamo andare a votare e chiedere a tutti che lo facciano. E soprattutto, come cittadini, dobbiamo lottare ogni giorno per evitare che possa succedere di nuovo. Non è più sufficiente chiedere semplicemente di andare a votare, dobbiamo spiegare come si è arrivati fino a questo punto e quant’è grave la situazione".

Sono seguite delle parole forti contro il Rassemblement National ("Non possiamo farlo avanzare") di Marine Le Pen, motivo per cui è dovuta intervenire la Federcalcio francese: la FFF ha tirato le orecchie a Thuram e ai giocatori della Nazionale, chiedendo neutralità e di non fare un uso politico degli incontri con la stampa. Un messaggio che è caduto nel vuoto, visto che Mbappé ha ripetuto i concetti espressi da Thuram nella conferenza stampa di ieri. Prima della gara odierna contro l'Austria (h. 21), potrebbe esserci qualche gesto collettivo della selezione francese.

Le parole della Federcalcio non sono passate inosservate e, anche se non hanno generato fastidio, potrebbero spingere a qualche azione dimostrativa in favore della libertà d'espressione. Poi, si penserà solo al campo. Thuram ha un sogno: seguire le orme di papà Lilian, generando la prima coppia padre-figlio capace di alzare un trofeo con la Francia. Dal Mondiale dell'ex Juve, all'eventuale Euro2024 di Tikus. 


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Mercoledì 26 Giugno 2024