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ATENE... FIRENZE STA ARRIVANDO. UN ESODO COSÌ MERITA TUTTO. LE FERITE DI PRAGA DEVONO ESSERE SUTURATE. PALLADINO SI AVVICINA SEMPRE DI PIÙ

di Mario Tenerani
per Firenzeviola.it
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Ognuno col suo piano di volo o di traghetto. Ognuno con le proprie ore a disposizione per raggiungere Atene. C'è chi comincerà a partire oggi e chi a ridosso della finale. Non conterà come, ma esserci. Sono praticamente diecimila i tifosi viola che si sistemeranno all'ombra del Partenone. Solo applausi a chi ha sacrificato tempo e denaro pur di inseguire un sogno. Questa comunità itinerante, sommata a coloro che per svariate ragioni non son riusciti a organizzare la trasferta, merita tutto: rispetto, ammirazione e gratificazione. Quando la società pianificherà la prossima stagione non potrà esimersi da un riflessione sulle tante declinazioni di un amore. Non si può rinunciare a rinforzare la squadra, bisogna osare. Perché Firenze ti segue, ti accompagna, non ti molla mai. Un serpentone viola fino alla capitale della Grecia, uno spettacolo. 

Italiano sta facendo le ultime valutazioni, ma la squadra nel suo complesso sta bene. Merito di allenatore e staff aver portato a questo punto della stagione il gruppo, dopo mesi più che faticosi. Per tutto quello che è successo, dentro e fuori dal campo. Vincenzo ha già la formazione in testa, ma per togliersi giusto un dubbio aspetterà oggi e domani. Poi sarà una battaglia. Anche l'Olympiakos è in condizioni più che buone. E comunque gioca ad Atene, non è poco. I viola dovrebbero arrivare vaccinati a questo appuntamento: le ferite di Praga buttano ancora sangue, ma devono essere suturate. Questa è l'occasione migliore. Le sconfitte come quelle di un anno fa bruciano da matti però insegnano pure. Si possono ricavare indicazioni preziose. La Fiorentina da una situazione così ci è già passata, ad Atene non arriverà impreparata, anzi. Un piccolo vantaggio da trasformare in un tesoro assoluto. 

Italiano vuole andarsene lasciando in dote a Firenze un trofeo, al di là delle tre qualificazioni consecutive in Conference. Dopo di lui chi? Da settimane la rosa dei candidati si era ristretta a due: il solito Aquilani e Palladino. Le voci su quest'ultimo non sono mai scemate e adesso sembrano in netto rialzo. Un allenatore che la società viola (e non solo) ha sempre stimato, del resto il lavoro fatto a Monza è stato egregio. C'erano stati dei contatti e ce ne saranno di nuovi non appena sarà superata la tappa di Atene. Aquilani e Palladino sono tecnici emergenti, ma l'allenatore del Monza rispetto all'ex viola ha due anni di serie A in più sulle spalle. Possono fare la differenza in questo momento. Ma l'intento è chiaro: non si cercano allenatori come Sarri, di prima fascia, bensì giovani in carriera

Ci sarà tempo per parlarne. Adesso, però, è tutto congelato, comanda Atene. 


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Lunedì 17 Giugno 2024