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Se il campionato è vivo, il mercato ancora di più. Napoli, Juve e Inter scatenate. La Lazio sorniona

di Luca Marchetti
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© foto di Federico De Luca

Il campionato si mantiene vivo, grazie alle vittorie in sequenza di Lazio e Juventus negli anticipi, ma a guardare il mercato la prossima stagione potrebbe essere ancora più esaltante. O più avvincente. Quello che doveva essere un mercato di transizione, in cui ci sarebbero stati solo scambi e pochi soldi è partito con ben altre premesse.
Certo, siamo solo all’inizio, la data del 30 giugno a livello bilancistico è importante, ma i movimenti delle grandi lasciano sperare che (almeno nelle intenzioni) la voglia di darsi battaglia durante il lockdown è aumentata.
La Juventus ha completato lo scambio con il Barcellona e si è assicurata un centrocampista di valore, più giovane di Pjanic e che guadagna anche di meno. Praticamente un affare, fermo restando che poi Arthur dovrà dimostrare sul campo di meritare la valutazione fatta e soprattutto dovrà confermare le aspettative e le attese. Ma non finisce certamente qui. La Juve è pronta a dare la caccia a Milik, approfittando del fatto che il polacco è a scadenza 2021 con il Napoli e che non ha intenzione di rinnovare il suo contratto.
Il Napoli lo sa e non è che rimane a guardare. Intanto è sbarcato in città, come sapete, Osimhen. Un colpo potenziale da oltre 50 milioni di euro (la richiesta è anzi 70) su cui il Napoli ora si sente in vantaggio. La concorrenza è molto forte, la spesa altrettanto. Ma sapere di poter contare sulla volontà del giocatore è determinante. Posto che le cose possono cambiare alla velocità della luce, le chiacchierate con il Lille non si fermano all’attaccante ma coinvolgono (in maniera separata) anche il difensore Gabriel Magalhaes. Insomma la linea è calda e presuppone un investimento non indifferente per un Napoli che vuole cambiare pelle. A maggior ragione se dovessero partire i big. Milik, appunto, Koulibaly e Allan. E a proposito del brasiliano, posto che l’Everton ha messo gli occhi su di lui e che potrebbe anche sferrare l’offensiva, il Napoli sa già dove guardare per sostituirlo: Dominik Szloboszlai, centrocampista del Salisburgo, che piace molto anche al Milan e che ha una clausola da 25 milioni. Previsto a breve un incontro con Giuntoli per capire le intenzioni del ragazzo, che sembra ben predisposto. Insomma un Napoli di talento, giovane, capace di stupire ed investire. E che dopo questo rush firmato Gattuso si candida per una stagione dal sapore diverso.
Esattamente come l’Inter che vorrebbe ridurre ulteriormente il gap con la Juve. Hakimi è un colpo che parla da solo. Per il resto la società nerazzurra si sta attrezzando.

Tonali nel mirino, Kumbulla in orbita. Per non parlare del discorso attaccante: Sanchez si giocherà le sue carte da qui fino a fine stagione e se si troverà un accordo economico l’Inter sarebbe anche intenzionata a comprarlo (chiaramente dipenderà anche dal rendimento del giocatore). Altrimenti comunque, a prescindere dalla vicenda Lautaro, bisognerà capire come rinforzare il reparto. Per il momento è presto per fare previsioni, ma le strategie dell’Inter sono decisamente di alto livello. Dicevamo di Lautaro: entro il 7 il Barca non pagherà la clausola. Fine della telenovela: non crediamo. Se un giocatore ti piace e ti chiami Barcellona ci provi fino alla fine, considerando anche che magari nel frattempo trovi il modo di risolvere i problemi di bilancio. Ma ora in Catalogna hanno altri problemi, visto che la stagione non sta andando esattamente come avrebbero voluto...
E la Lazio? Non sta a guardare, anzi. Per la prima volta sotto la gestione Lotito-Tare è entrata nell’ordine delle idee che ci si può spingere anche più su negli investimenti. Kumbulla ne è la riprova, visto l’interesse esplicito della società nei confronti del ragazzo. L’incontro con il Verona non è stato decisivo, ma la trattativa è nettamente in piedi. Sarà lunga e dell’esito incerto, ma la Lazio sa come comportarsi. Senza dimenticare che è stata una delle prime società ad interessarsi a Szloboszlai. La strategia e la filosofia biancoazzurra è sempre stata molto chiara: spirito di gruppo, pazienza e costruzione di una squadra vincente senza fare passi più lunghi della gamba. Ma può essere che le gambe nel frattempo siano cresciute.
Il Milan, in ultimo, è alle prese con l’ennesima ricostruzione. Tante buone idee ma con un grande punto interrogativo: la resa di un progetto tanto affascinante quanto rischioso. Inseguono tutti la chimera di una squadra giovane, divertente e vincente. Rangnik nel suo passato ci è già riuscito. Qualora dovesse avere il progetto del Milan chiavi in mano, avrebbe una difficoltà in più. A Lipsia e all’Hoffenheim non aveva le stesse pressioni che avrebbe al Milan.

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Martedì 30 Aprile 2024
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