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Milan, la cessione-record a RedBird scatenerà il mercato. Scamacca, Berardi, Sanches, Origi e Botman gli obiettivi. Blindare Leao. Inter, incontro per Lukaku. Juve, ok Pogba e Di Maria. Napoli, dopo Olivera, Veretout e Bernardeschi

di Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

Ora è ufficiale, Investcorp si è ritirato dalla trattativa per l’acquisto del Milan. Il fondo del Bahrein ieri ha detto addio alla corsa al rialzo che abilmente i manager di Elliott avevano scatenato, non è andato oltre l’ultima offerta. Come vi avevamo anticipato il rallentamento delle procedure di vendita non era un ripensamento, bensì l’abile tentativo di alimentare una sorta di asta che portasse la valutazione a valori più reali e più vicina possibile alle potenzialità del brand che sono giudicate altissime e finora non completamente inespresse.

E’ successo così che l’offerta di Investcorp che si era allargata fino ad arrivare a oltre un miliardo e cento milioni di euro, abbia perso il confronto con il fondo americano Red Bird che si era inserito appena saputo della possibile cessione. Gli americano hanno offerto 1,3 miliardi al momento della firma, ma nella trattativa ballano anche altri 500 milioni che sarebbero collegati a bonus relativi ai piazzamenti dei prossimi cinque anni e all’espansione nel mondo del brand Milan.
La trattativa non è ancora chiusa nei dettagli, ci sarebbe un accordo di massima, ma i confronti vanno ancora avanti e non è escluso che il fondo Elliott, attuale proprietario del Milan, stia cercando di arrivare ai due miliardi di euro con altri step di crescita e accordi che potrebbero pure coinvolgere direttamente la famiglia Singer, proprietaria di Elliott, che potrebbe rientrare nell’operazione RedBird con una quota di minoranza.

Aspettare a chiudere l’affare dopo una vittoria come quella dello scudetto e il rilancio completo del marchio, è stata indubbiamente una strategia vincente e lungimirante, bisogna darne atto a Elliott.

In questi quattro anni il fondo è stato abilissimo nella gestione economica del club, nella scelta dei manager e negli obiettivi. Il Milan ora è riposizionato ed è tornato a vincere, la cessione a un fondo così importante come Red Bird che già si occupa di sport ad altissimo livello con società del Football americano, dell’Nba e una partecipazione nel Liverpool, potrebbe essere l’ultimo gradino di crescita per riavvicinare il Milan ai livelli dei grandi brand del calcio mondiale dove i rossoneri meritano di stare per palmares.
Il momento è estremamente favorevole e la cessione potrebbe avere ripercussioni anche nel prossimo mercato dal quale dovrà uscire una squadra competitiva in Champions League e in campionato.

Le idee in dirigenza sono chiare, ovviamente molto dipenderà dalla voglia di rilancio e del budget messo a disposizione dalla nuova società se il closing ci sarà in tempi brevi come auspicato da più parti.
Il management del Milan comunque non si preoccupa, Maldini e Massara sanno che a questa squadra servono almeno un centrocampista per rimpiazzare Kessie, un esterno destro alto, un centroavanti e un difensore centrale. Questi sono i quattro ruoli chiave per i quali sarà logico investire parecchio, senza parlare poi del trequartista o sottopunta ruolo nel quale Brahim Diaz non ha convinto.

Per il centroavanti e l’esterno il Milan parla da tempo con il Sassuolo e l’obiettivo sarebbe quello di portare a casa Scamacca e Berardi. Si studiano le contropartite tecniche, il Milan ha messo sul piatto anche molti giovani interessanti che solo il Sassuolo sa come valorizzare e la discussione, non facile e non rapida, è comunque in corso.
L’inserimento del Villareal non dovrebbe aver complicato l’affare Origi. L’attaccante molto duttile, svincolato dal Liverpool, arriverà a parametro zero e guadagnerà quattro milioni. Per la difesa è vecchio di mesi l’accordo con il gigante olandese Botman che dovrebbe portare con sé dal Lille anche il centrocampista Renato Sanches in cerca di rilancio. In mezzo al campo tornerà anche Pobega che dovrà essere valutato da Pioli. Altrettanto dicasi per il talento Adli comprato l’estate scorsa dal Bordeaux che potrebbe essere l’alternativa a Brahin Diaz. Anche qui è giusto che prima si esprime l’allenatore dopo ritiro e preparazione.

Ma ci sarà anche da lavorare su Leao che dopo un finale di stagione strepitoso è al centro dell’attenzione di tutti. In particolare s’è fatto sotto il Real dopo aver perso Mbappè.
Il Milan vuole blindare Leao che oggi ha il contratto in scadenza nel 2024 e guadagna appena 1,5 milioni. Nel contratto c’è una clausola rescissoria da 150 milioni che in questo momento nessuno vuole esercitare, ma intanto il Milan pensa di alzare lo stipendio a quattro milioni in cambio di un rinnovo fino al 2026. Grandi manovre, come si vede, ma molto dipenderà dalle ambizioni di Gerry Cardinale proprietario di Red Bird.

Nel frattempo anche l’Inter, che a un fondo deve restituire cento milioni l’anno compresi gli interessi, sta cercando di capire come potersi muovere con un occhio al campo e un altro ai conti. Non sono escluse cessioni dolorose, pare almeno una. Uno degli indiziati è Bastoni, ma vedremo.

Nel frattempo c’è Lukaku che insiste, vuol tornare e ieri c’è stato un incontro fra il suo procuratore Pastorello e la società nerazzurra con la scusa di parlare di Esposito. Serve fantasia per trovare una soluzione visto che l’Inter oggi non può pagare né il cartellino né l’ingaggio monstre. Serve la compartecipazione del Chelsea e qualche formula di prestito più futuri pagherò. Difficilissimo. In attesa si dovrebbe chiudere a breve la vicenda Dybala. L’argentino vorrebbe più dei sei milioni proposti. All’orizzonte c’è la Roma, ma il giocatore sarebbe stato proposto anche allo stesso Milan e al Napoli che (ovviamente) sono spaventate dall’ingaggio. Per restare a Napoli con l’arrivo di Olivera, pagato dodici milioni, finalmente Spalletti ha un’alternativa a Mario Rui per la fascia sinistra. Altri due giocatori monitorati e sui quali c’è l’ok dell’allenatore sono Bernardeschi che si vuole rilanciare e Veretout in rotta con Mourinho. Il francese potrebbe consentire la cessione di Fabian Ruiz con una buona plusvalenza.
Tutti i nomi accostati la settimana scorsa alla Juve sono ancora validissimi, anche se Perisic ha avuto un’altra offerta dall’Inter per rimanere. Si sta chiudendo Di Maria, ma anche Pogba dopo la telefonata di Allegri che vi abbiamo rivelato una settimana fa, ha detto sì agli ultimi bonus proposti e si sta definendo il contratto. Proposto anche Torreira, 26 anni, che sta trattando con la Fiorentina dopo una grande stagione, ma vuole più soldi d’ingaggio. L’uruguagio è bravo, ma non convince in pieno per un fisico sicuramente non da leone che l’ha condizionato nell’Arsenal e nell’Atletico. Come regista Allegri preferisce Jorginho o in alternativa Paredes.  

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Martedì 30 Aprile 2024
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