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Dybala, ecco perchè può partire e Ronaldo invece resta. Comincia l’asta: Real offre Isco e Asensio. Ma lo vuole anche Guardiola. Il giallo David Silva, Lazio o bianconeri? Inter, via Skriniar più vicino Emerson Palmieri

di Enzo Bucchioni
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© foto di Federico De Luca

Potremmo anche definirla la solitudine delle seconde punte, fatto sta che da quando alla Juventus è arrivato Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala è diventato uno di quegli oggetti di alta argenteria, bello e prezioso, ma che non sai mai dove mettere. Chiedere per conferma a Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri che si sono trovati davanti l’identico problema: come far convivere Ronaldo e Dybala? Che è un po’ come far quadrare il cerchio.
Sarri ha raccontato più volte che alla fine l’equazione a lui tornava, che Dybala si era in sostanza convinto che stare più vicino alla porta, falso o vero nueve, poteva essere la soluzione. Non è così. Diciamo la verità nuda e cruda: fra Cristiano Ronaldo e Dybala uno è di troppo. Perchè? Perché Cristiano non ne vuol sapere di fare il centroavanti, vuole partire dall’esterno per poi tagliare o convergere al centro e Dybala non è il compagno ideale. Non ha la forza fisica per fare a sportellate in mezzo all’area, ma neppure l’umiltà di mettersi a fare l’uno-due con Cristiano. E’ un altro solista, prima dell’arrivo di Ronaldo era lui il campione della Juve e il passo di lato l’ha fatto malvolentieri. Dybala quest’anno ha fatto meglio rispetto all’ultimo anno di Allegri, ma ha lavorato in proprio, per se stesso, ha messo in mostra i grandi colpi che ha, ma non ha quasi mai giocato con e per la squadra. Non a caso anche l’estate scorsa (ricordate?), per risolvere il problema s’era deciso di mettere Dybala sul mercato per comprare un centroavanti vero capace di aprire gli spazi per Cristiano e abile nell’uno-due con lui. L’obiettivo era Lukaku e non uno qualsiasi.
Oggi che arriva Pirlo e i problemi rispetto a un anno fa sono cresciuti, il problema della convivenza fra Cristiano e Dybala è rimasto intatto. Che fare? Chi vendere?
E’ plausibile che la Juve abbia chiesto già mesi fa a Mendes, Superintermediario internazionale e procuratore del portoghese, di lavorare a una soluzione di gradimento per Cristiano Ronaldo. L’ha rivelato un noto giornalista spagnolo, biografo di Messi e Guardiola. Fallita l’operazione “liberiamoci di Ronaldo”, è partita l’operazione “vendiamoDybala”. E le motivazioni sono tecniche, ma anche economiche. Dybala deve rinnovare, ha chiesto dieci milioni di euro, sarebbe un colpo durissimo per i conti bianconeri non in grande salute. Due come Ronaldo e Dybala è dura tenerli tecnicamente, ma anche economicamente.
E se vendere Ronaldo è quasi impossibile per la cifra che guadagna (30 milioni), c’è comunque l’idea che possa portare ritorni economici internazionali alla Juventus. Anche a 35 anni Ronaldo muove marketing e merchandising, sviluppa il brand Juventus, come Dybala non riesce a fare.
E’ ovvio che vista l’età la logica calcistica imporrebbe di vendere Ronaldo e tenere Dybala, ma l’economia calcistica ha mille sfaccettature e non ultima la plusvalenza che potrebbe arrivare da Dybala pagato al Palermo una quarantina di milioni.
Quanto vuole la Juventus? Un centinaio di milioni. E Dybala li vale tutti. E’ naturale che i pretendenti non manchino, ma la Juventus prima ha voluto sentire Pirlo. Il nuovo allenatore ha le stesse perplessità dei predecessori. Pirlo ama il 4-3-3 e capite che con questo modulo Dybala non può fare né il centravanti né l’esterno sinistro. Ma se dovesse virare sul contiano 3-5-2 che alla Juve ha funzionato, con Ronaldo che non vuol fare il centroavanti, Dybala sarebbe un problema. E allora, a malincuore, ma per necessità tattiche ed economiche insieme, ecco Dybala sul mercato.
Il Real Madrid, come detto, è in pole position, ha bisogno di un giocatore così, capace di deliziare, ma anche concreto. I cento milioni non spaventano e le contropartite proposte (Isco e Asensio) piacciono a Pirlo. S’è fatto avanti anche il City con Guardiola che vorrebbe far fare a Dybala quello che faceva David Silva in un complesso dove i ruoli sono relativi e interscambiabili. A proposito di David Silva e Juve, ne riparleremo più avanti.
E’ logico che il Popolo Bianconero non gradisca certe cessioni, ma come detto, il problema prima o poi andava risolto. La sensazione che la Juve sia in una sorta di fine ciclo e ci sia molto da cambiare è quasi una certezza.

La squadra dovrà essere rinnovata molto, il centrocampo rivitalizzato e anche un giovane tecnico come Pirlo avrà bisogno di tempo. Agnelli ha capito che dopo dieci anni il ciclo è finito e sta rifondano con una allenatore giovane e una squadra nuova attorno a Ronaldo? L’idea è questa. Un centroavanti vero (Milik? Zapata? Jimenez sponsorizzato da Ronaldo?) potrebbe essere molto più utile a CR7 e potrebbe dare a Pirlo degli equilibri più chiari. Si cercherà di costruire una squadra in grado di giocare un calcio più lineare e la vendita di Dybala non vuol dire ridimensionare. Anzi. A volte certe cessioni dolorose consentono di costruire squadre più equilibrate e funzionali. Se con i soldi della cessione eccellente la Juve oltre alle contropartite tecniche dovesse prendere anche gente come Zaniolo e Chiesa, cosa ne penserebbe i tifosi oggi arrabbiati o scettici?
Lasciate lavorare Agnelli, Nedved e Paratici che in qualche modo, alla fine, dovranno ammettere che l’operazione Ronaldo ha portato più problemi che utili. Forse aveva ragione Marotta, Ronaldo ha sconvolto il pianeta Juve e non solo minato Dybala, senza (per ora) portare quella Champions sognata.
Il momento è delicato. Pirlo è un allenatore nato, ma senza un minuto di esperienza si può guidare la Juve? La scelta un po’ folle (direbbe Steve Jobs) potrebbe essere geniale, ma anche problematica. Tra finendo un ciclo? Probabile, ma la Juve non può aspettare, un nuovo ciclo deve ripartire subito quando costruisci attorno a un giocatore di 35 anni come Ronaldo. Vediamo che squadra sarà in grado di fare Paratici, un grande test anche per lui che orfano di Marotta è sembrato più fragile.
E Sarri? Come vi avevamo detto da tempo, il Lione era ed è stato la sua dead line. Ma la sua sorte era segnata da mesi. Colpe ne ha tante, ma la responsabilità è tutta di Agnelli che ha subito una proposta fatta da Nedved e Paratici senza convinzione e senza avere la forza di dire no. Un allenatore di questo tipo, senza la protezione totale della società, è diventato fragile dopo poche settimane e la squadra lo ha sbranato. Per cambiare Allegri e giocare meglio s’è trasformato la Juve in una squadra di nessuno. Alla fine non era più la Juve di Allegri e quella di Sarri non l’è mai diventata, una Juve di nessuno, appunto. E s’è visto.
Dicevamo del City e di Guardiola. Nella trattativa è stato infilato anche David Silva che sembrava già della Lazio. D’improvviso il giocatore è sparito, c’è davvero dietro la Juventus e l’idea di Pirlo di mettere la sua rapidità e il suo piede al servizio di Cristiano, magari facendo l’esterno destro nel 4-3-3 ? Lotito lo aspettava a Roma per la firma, il giocatore si è come volatilizzato e puntuale è arrivato l’ultimatum: o si fa vivo entro domenica o salta tutto.
Per il resto, molto attivo il Milan che ha chiuso con il Torino la cessione dell’esterno sinistro Rodriguez e trovato un accordo con Bakayoko in attesa del Chelsea. Pioli insiste per Milenkovic e Fali Ramadani con il procuratore del ragazzo stanno lavorando. La Fiorentina però è stata chiara, vuole solo cash e una cifra sui 50 milioni. Trattando e ragionando sui bonus forse si può tornare attorno ai 40 di qualche mese fa, ma nessuna contropartita. Fra l’altro la conferma di Iachini ha raffreddato l’idea Paquetà che si esprime meglio da trequartista. E se Milenkovic non volesse rinnovare? La Fiorentina fa sapere di non avere problemi, se nessuno paga certe cifre l’idea di portare a scadenza il ragazzo nel 2022 non spaventa affatto. La linea Rocco è durissima e Iachini ha chiesto la conferma dei suoi tre difensori Milenkovic (appunto), Pezzella (che rinnoverà) e Caceres (che resta).
Infine l’Inter. Il Tottenham vuole Skriniar e l’operazione si può fare appena finita l’Europa League. Nel mirino Emerson Palmieri per la fascia sinistra, ma il Chelsea per ora spara grosso.

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Sabato 27 Aprile 2024
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