Vicario si è preso il Tottenham: "È quello che volevo, battiamo il ferro finché è caldo"
Guglielmo Vicario, portiere del Tottenham, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito alcuni dei passaggi fondamentali: "Questo era quello che volevo, non ho voluto ascoltare altro. Avrei firmato col sangue, sarei venuto a piedi dall'Italia. Sono nel campionato più bello del mondo e sono contentissimo, me lo ripeto ogni giorno".
Con che spirito è arrivato a Londra sponda Spurs?
"Con grande voglia e non ponedomi limiti. Mister Postecoglou quest'anno ha portato una mentalità diversa, ci vede tutti partecipi e coinvolti. Per il momento i frutti si vedono, bisogna continuare a spingere: battiamo il ferro finché è caldo".
A statistiche è il miglior portiere di Premier League.
"La cosa più importante è continuare a lavorare, come fatto finora. L'obiettivo è continuare a sporcarsi le mani, duramente".
Con lei nello spogliatoio c'è l'altro italiano Udogie.
"Questo è il suo campionato. L'aveva dimostrato in Italia, ma qui le sue doti di atletismo e lettura di certe situazioni lo mettono ancora più a suo agio. È un box-to-box, ha facilità di corsa ed è un bravo ragazzo. Io cerco di coccolarlo un po', essendo più grande di lui. Abbiamo un gran rapporto".
Cosa l'ha impressionata della Premier League?
"Il ritmo. Molto, molto alto. Magari è un calcio meno tattico, ma il fronte si ribalta continuamente. Pressi alto, a volte fai corse di 50 metri. In Italia compensiamo con letture tattiche differenti... È un calcio offensivo, più spettacolare e bello da vedere".