Ligue 1 al via, senza più stelle e senza un broadcaster in Italia. Si punta tutto sui giovani
Si autodefinisce "Ligue des talents", mentre i detrattori la chiamano "Farmer League": la Ligue 1 apre i battenti venerdì con i campioni in carica del Paris Saint-Germain che fanno visita al Le Havre. Ma che campionato sarà?
Addio primedonne
Grazie alla collezione delle figurine del Paris Saint-Germain, il torneo ha acquisito prestigio internazionale. A partire dal 2012 con l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic seguendo all'acquisto record di Neymar nel 2017 all'arrivo di Lionel Messi nel 2021. E per un breve periodo si pensava che anche il Monaco di Rybolovlev potesse emulare i parigini, salvo poi cambiare completamente politica. Quest'anno si può quasi definire un "anno zero" poiché anche l'ultima superstar rimasta, Kylian Mbappé, ha preferito salutare, destinazione Spagna. Un quadro che segna la resa definitiva del torneo, che se prima poteva pensare di insidiare gli altri 4 tornei maggiori d'Europa in quanto ad appeal, stavolta deve rassegnarsi di essere il quinto per ordine d'importanza.
TV spente?
La perdita di fascino della Ligue 1 si evince anche da un altro aspetto: al 14 agosto non c'è in Italia un broadcaster e il rischio di non vedere i big match francesi si fa sempre più concreto. Sky ne deteneva i diritti nell'ultimo triennio, senza rinnovarli. DAZN ha acquistato i diritti per la Francia, ma non per l'Italia. Proprio in Francia, dopo l'addio dell'ultima grande stella, il valore del torneo è sceso in picchiata: in Lega si sperava di vendere i diritti televisivi del prossimo quinquennio per almeno 800 milioni, si sono dovuti accontentare di 500.
I talenti scappano
Dicevamo Mbappé, ultima superstar a lasciare. Ma la "Ligue des Talents" dice ciao anche a chi ancora deve diventare una stella: Leny Yoro a Lille è stato grande protagonista: ha soli 18 anni ed è stato ceduto per 62 milioni al Manchester United. Jean-Clair Todibo è andato al West Ham per 40, Khéphren Thuram alla Juventus per 20, Enzo Le Fée alla Roma per 23, Martin Terrier al Leverkusen per 20. I prossimi potrebbero essere Jonathan David che nel frattempo ha eliminato Mourinho dalla Champions e Youssuf Fofana. Sono all'ultimo anno di contratto con Lille e Monaco e i club non hanno la forza di trattenerli.
I volti nuovi
Manco a dirlo, è il Paris Saint-Germain il protagonista degli exploit di mercato: Joao Neves è la perla del centrocampo del Portogallo, ha soli 19 anni ed è volato a Parigi per 60 milioni. Altri 40 sono stati spesi per il difensore ecuadoriano Willian Pacho, 22 anni. La linea è chiara stavolta: niente primedonne, ma forti investimenti su giocatori futuribili. Si sta muovendo molto bene il Marsiglia: il grande colpo è stato in panchina, convincendo Roberto De Zerbi a sposare il progetto. Il mercato ha portato giocatori di caratura internazionale in cerca di riscatto come Mason Greenwood e Pierre-Emil Hojbjerg, ma anche elementi francesi pronti a spiccare il volo come Lilian Brassier (era seguito dal Milan) e Elye Wahi, 21 anni e tra gli attaccanti più promettenti di Francia. Attivo anche il Lione che ha rinforzato tutti i reparti con il difensore senegalese Moussa Niakhaté, l'ala ghanese Ernest Nuamah e la punta georgiana Georges Mikautadze, protagonista nell'ultimo Europeo.
La griglia di partenza
1. Paris Saint-Germain
2. Monaco
3. Marsiglia
4. Lione
5. Rennes
6. Lillle
7. Nizza
8. Lens
9. Brest
10. Strasburgo
11. Reims
12. Montpellier
13. Nantes
14. Tolosa
15. Le Havre
16. Saint-Étienne
17. Auxerre
18. Angers