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L'indimenticabile stagione d'esordio al Brighton non gli basta: De Zerbi alza ancora l'asticella

di Dimitri Conti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Neanche aver portato il Brighton per la prima volta in Europa nei suoi 112 anni di storia, neanche questo può bastare a soddisfare l'infinito appetito calcistico che alimenta il genio di Roberto De Zerbi. Ormai tutta la gente della località marittima di Londra per eccellenza che tifa Seagulls, contestualmente ed inevitabilmente, ama senza mezzi termini o condizioni quell'italiano che siede in panchina. E che subito dopo l'ultima partita ha mandato un messaggio chiaro: l'asticella va alzata ancora.

Cancellato Potter, come per magia
Prima di guardare al futuro, però, può essere utile ripercorrere il nastro della stagione trionfale appena vissuta da De Zerbi, la sua prima in Inghilterra. È arrivato con la pesante responsabilità di sostituire quel Potter volato al Chelsea dopo sole 6 partite ma che lasciava dietro di sé un lavoro ammirato da tutto il paese. Dopo poco, complice anche la sventurata parentesi a Stamford Bridge, nessuno si ricordava più di lui: ci aveva pensato De Zerbi, a cancellarlo. Un impatto spettacolare quello del tecnico bresciano: l'esordio con un roboante 3-3 ad Anfield, poi dopo qualche partita d'assestamento e con pochi punti una serie di vittorie da incorniciare. Quattro gol al Chelsea di Potter (sic!), tre all'Arsenal in Coppa di Lega e ancora altri tre riservati al Liverpool nella partita di ritorno, fino al più recente 1-0 sul Manchester United e al tris dell'Emirates che ha tagliato le gambe al sogno Premier dell'Arsenal. Con lui in panchina 39 partite totali, la metà delle quali vinte. In campionato 14 successi su 32 incontri, una corsa da 1.53 punti in media a partita che ha consentito di portare a termine quello che mesi prima sembrava solo un sogno, la qualificazione alla prossima Europa League. E passando in mezzo a turbolenze di mercato mica male.

I due casi di mercato (e mezzo)
Arrivato a settembre, dopo pochi mesi di idillio ha vissuto un inverno di passione. Quello che fino a quel momento era stato il miglior marcatore del suo ciclo appena inaugurato, l'attaccante esterno belga Trossard, con il trascorrere delle settimane insiste per essere ceduto e, arrivato in fondo alla sessione, riesce nel suo intento: con il suo acquisto l'Arsenal si consola dallo scippo subito dal Chelsea con Mudryk (e pure qui si rischia la sliding doors, ma chissà), De Zerbi rimane a bocca parzialmente asciutta dopo essere arrivato quasi allo scontro col suo giocatore. I Seagulls gli prendono Buonanotte, di grande talento ma un ragazzino argentino, saprà farci buone cose entro poco tempo. Tornando però ai casi di mercato, gennaio è stato anche il mercato in cui, dopo il bel Mondiale disputato, il centrocampista ecuadoriano Moises Caicedo, proprio nella coda conclusiva, ha provato in ogni modo (persino via social) a forzare la sua cessione all'Arsenal. Stavolta il Brighton ha tenuto duro e i Gunners si sono dovuti "accontentare" di Jorginho. Per non farsi mancare niente, nelle ultime settimane hanno iniziato a crescere le voci su Mac Allister, dato dai più a un passo dal Liverpool quando ancora la squadra andava giocandosi traguardi per lei storici. Bravo De Zerbi a tenerlo ancorato al presente, pur conscio che un suo addio (come per Caicedo) sarebbe poi stato inevitabile. Il saluto commosso al Villa Park e le parole del tecnico nelle ore seguenti, a conferma di quanto già dichiarato tempo prima, dicono tutto.

Tre 2004 alla conquista del Regno
Il lavoro migliore di De Zerbi, volendo provare a ridurlo all'osso, è stato però senza dubbio nella valorizzazione dei giovani, giovanissimi talenti che ha trovato. Il dato quantitativo (17 giocatori nati dopo il 2000 sono scesi in campo con lui in questa stagione) è impressionante, quello qualitativo forse ancor di più. Basti vedere cos'ha combinato con Ferguson, la sua creatura per antonomasia. Centravanti irlandese del 2004 sconosciuto ai più finché non è arrivato RDZ in panchina, lo ha prima lanciato nel mondo dei grandi con la spericolatezza di mamma anatra quando getta in acqua i suoi figli e poi plasmato a immagine e somiglianza del suo calcio, ricevendo in dote grandi risposte: gol, anche decisivi ai fini dell'Europa, ma ancor prima prestazioni e prontezza nell'apprendimento. La stessa che ha mostrato Enciso, altro crack in rampa di lancio. Ficcante esterno paraguaiano, coetaneo di Ferguson e del prossimo che passeremo in rassegna, è stato suo il gol dell'1-1 con il Manchester City, il meraviglioso destro da trenta metri valso coppe e storia. E poi c'è quell'argentino arrivato a gennaio, ricordate? Si chiama Facundo Buonanotte, anche lui ha finito per trovare spazio, continuità di rendimento e gol. Un impatto meno bruciante degli altri due, forse, ma le qualità di chi rischia, se continua a seguire certi insegnamenti, di trovare un posticino nella storia.

Il messaggio a Mitoma e al Brighton
Per evitare rischi, forse anche sostituendosi ad altre figure più indicate presenti nel club, ha vestito i panni dell'operatore di mercato e bloccato Mitoma, talento giapponese del proprio attacco, ed Estupinan, terzino compagno di nazionale e di spogliatoio di Caicedo, pronto invece a partire. Torniamo all'inizio, in conclusione, come se fossimo in un film di Tarantino. Si scriveva di asticelle da alzare, e le parole del tecnico al triplice fischio della Premier League non possono d'altronde essere proprio fraintese: "Non siamo pronti per tre competizioni, la squadra va rinforzata perché vogliamo replicare la passata stagione". Ecco, dopo una stagione come quella che ha vissuto, ci pensate voi a dirgli di no, nel caso?

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Lunedì 6 Maggio 2024
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