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Razzismo, minacce e l'ombra delle scommesse. L'Olbia prende le distanze dalle accuse: la nota

di Claudia Marrone

Di questa mattina la notizia rilanciata da La Repubblica, che parla di un caso di razzismo, minacce e l'ombra delle scommesse in casa Olbia. Stando a quanto riferisce il quotidiano, la Procura Federale avrebbe aperto un'indagine attorno al club sardo dopo la segnalazione di un tesserato, che tramite PEC ha raccontato di atti di razzismo nei confronti dei compagni di colore (che sarebbero anche documentati con video e audio) e di minacce a chi si ribellava a tali comportamenti; il tutto, con l'ipotesi che dietro ci sia un giro di scommesse illecite. All'interno della testimonianza, si fa in special modo riferimento a Ninni Corda, a ora tesserato dal club ma presente nell'universo della prima squadra in qualità di consulente della Swiss Pro, società che ha acquisito le quote della formazione a novembre dello scorso anno.

Sulle indiscrezioni emerse, ecco il comunicato del club gallurese:

"La società Olbia Calcio, preso atto dell’indagine della procura federale per mezzo stampa prende le distanze da qualsiasi accusa di comportamenti illeciti evidenziati nell’articolo di Repubblica di questa mattina.
Inoltre comunica che al momento non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito dalle autorità competenti quindi nelle prossime ore contatterà la procura federale e si renderà disponibile per collaborare affinché venga fatta luce su una vicenda grave ed inaccettabile per un club internazionale che punta su giocatori e staff provenienti da tutto il mondo.
Qualora fossero accertate responsabilità da parte di tesserati o collaboratori, la società come parte lesa prenderà tutti i provvedimenti necessari in ogni sede possibile, se invece tali accuse risultassero false ed infondate, Olbia Calcio perseguirà i responsabili in ogni sede possibile Civile e Penale".


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