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Tesser sulla Triestina: "Rimasto male per l'esonero, non mi avevano chiesto la B subito"

di Tommaso Maschio

“Attilio ha avuto più successo di quanto potessimo immaginare. Riteniamo di essere in anticipo rispetto alla tabella di marcia, ed è arrivato il momento di passare alla fase successiva del nostro progetto”. Con queste parole la Triestina aveva annunciato nei giorni scorsi l’esonero del tecnico Attilio Tesser arrivato la scorsa estate alla guida del club. Parole che non sono ancora state digerite dall’esperto allenatore che ai microfoni di Trivenetogoal.it ha parlato di quanto avvenuto.

Ci sono rimasto male soprattutto per i toni e i modi usati anche se non me l’aspettavo proprio l’esonero . La società è libera di fare le proprie scelte nel modo che ritiene più opportuno, ma nessuno mi aveva mai chiesto la promozione al primo anno. - spiega Tesser - Nel primo incontro che ebbi mi venne indicato un orizzonte temporale di 2-3 anni per tornare in B, ma fu io a mettere una scadenza di due anni. Perché siamo a Trieste e, con tutto il rispetto, non in altre piazze meno importanti e blasonate. La posizione di classifica non mente: lascio la squadra al terzo posto, a +8 sulla quarta, a -5 dal secondo posto”.

Spazio poi all’ultimo mercato portato avanti con la società: “Frizioni sul mercato non ce ne sono state, anzi è stato proprio Menta a scusarsi con me per i mancati arrivi in extremis di Krollis e Kiyine, operazione nella quale ero stato coinvolto. Non mi aspettavo l’esonero e sono dispiaciuto per il bene che voglio a questa piazza e a questi colori. Da oggi non parlerò più per rispetto di tutti, non l’avevo mai fatto dopo un esonero, ma in questo caso ero mio dovere replicare dopo quanto accaduto e quanto ascoltato”.


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