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Foggia, Capuano spiega l'addio: "Non c'erano le condizioni per continuare. Ma nessuna lite"

di Tommaso Maschio

Intervistato da Tuttoc.com il tecnico Eziolino Capuano è tornato sull’addio al Foggia smettendo le voci di dissidi con la dirigenza alla base del suo repentino addio al club rossonero: “Foggia è un desiderio di tutti ed un privilegio di pochi, è una piazza unica che ti da emozioni come poche posso fare. Tutti mi hanno dimostrato grande affetto, dai tifosi alla società, di cui conserverò un grandissimo ricordo. Vado via in punta di piedi com'è nel mio stile, senza rancore e con profondo rispetto. Premetto che non c'è stato alcun contrasto con la società né si è acceso alcun diverbio. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con tutti e colgo l'occasione per ringraziare il presidente Felleca, il direttore Corda e Pelusi. La mia scelta non deve essere oggetto di nessuna dietrologia e deve essere letta con razionalità. - continua Capuano - Non c'erano le condizioni per continuare per rispetto della piazza. Ritengo che alle condizioni del momento non avrei mai potuto fare un campionato come desideravo dopo tutto quello che ho fatto negli ultimi anni. Quando mi sono reso conto di non avere più la tranquillità, di non essere più sereno e soprattutto che non avrei potuto fare il mio massimo, ho deciso di farmi da parte. Il caso audio? Non c'è nulla di trascendentale e di grave, non c'è nulla di nuovo. Ho detto solo quello che ho sempre ripetuto anche a loro e cioè che se non fossero arrivati dei giocatori sarei andato via. Non sempre dietro c'è un litigio, è semplicemente una scelta che, ripeto, non è improvvisata ma frutto di grande razionalità".


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