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Di Carlo: "La mia volontà era venire ad Ascoli. Conosco le problematiche, fanno parte del gioco"

di Claudia Marrone

Dopo l'ufficialità arrivata nella giornata di ieri, quest'oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico dell'Ascoli, Domenico Di Carlo, pronto all'esordio sulla panchina bianconera nel pomeriggio di domenica, quando affronterà il Pescara. Come si legge su picenotime.it, ecco le sue prime parole da neo allenatore: "È una sfida, c’è tanto da fare ma anche tanta qualità. Ascoli è una piazza importante con dei tifosi straordinari, ai giocatori va ridata fiducia, così come entusiasmo e un’identità di gioco. Stessa cosa vale per tutto l’ambiente. L’Ascoli è una squadra forte, in casa bisogna iniziare a fare punti, anche contro una squadra di valore come il Pescara. Le mie squadre devono avere coraggio, non devono fare il semplice compitino: in questi due giorni non si può stravolgere tanto ma serve una reazione da un punto di vista mentale”.

Prosegue poi con una nota sul modulo: "Il primo allenamento lo abbiamo fatto questa mattina, bisogna dare una mentalità. Si può fare il 4-3-1-2, con Marsura che può fare il centrocampista di sinistra, così come il 4-4-2. Ora non bisogna fare troppi danni. Conosco tanti giocatori dell’Ascoli e tanti li volevo nel corso della mia carriera. Tremolada lo ho sempre voluto, così come il citato Marsura. Corazza è un attaccante di un'intelligenza calcistica straordinaria. Abbiamo poi Varone, Gagliolo, Quaranta. Di singoli ce ne sono, l’importante ora è essere squadra, poi diventano tutti forti. La condizione psicologica dei ragazzi? Ho detto loro che non devono più pensare a quanto successo fino a ieri, ma solo porsi degli obiettivi essendo liberi di testa. A ogni modo, per il modulo, vedrò i giocatori in questi due giorni e poi deciderò". Nota quindi anche al mercato svincolati: "Ho chiesto alla società di aspettare un po’, voglio allenare questi giocatori e anche i giovani. Li voglio valutare tutti e capire come potranno essere utili alla causa. Varone si è allenato da solo dopo il problema alla caviglia, con lui faremo una valutazione. I giocatori importanti bisogna averli e non perderli".

Andando alla partita, dove rincontrerà mister Silvio Baldini dopo 17 anni da quale Parma-Catania in Serie A dove, a margine di un'accesa discussione in campo, Baldini dette un calcio nel sedere al collega: "Sono passato tanti anni e ci siamo chiariti rispetto a quanto accadde al "Tardini" di Parma, è un allenatore all’avanguardia ed è sempre bello sfidarlo, speriamo di fargli lo sgambetto".

In conclusione, una nota generale: "La mia volontà era quella di venire ad Ascoli, conosco le problematiche e fanno parte del gioco. Ringrazio il patron della disponibilità e sono molto felice, inizio con grande entusiasmo questa avventura. Il Girone B è molto equilibrato, lo conosco bene, tutte le squadre sono organizzate: la Ternana per me è la squadra più forte in assoluto. La Torres è un'altra ottima squadra e gioca in modo aggressivo. Ma noi pensiamo di gara in gara".


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