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Cinelli: "Vicenza, alchimia speciale con Vecchi. L'assenza di Golemic però peserà"

di Luca Bargellini

L'ultima capitano a guidare il Vicenza in Serie B è stato Antonio Cinelli. Oggi l'ex centrocampista del LaneRossi è intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione 'A Tutta C' per analizzare i temi della finalissima playoff in arrivo tra la compagine veneta e la Carrarese.

Iniziamo dalla strettissima attualità. Quanto perde il Vicenza con la squalifica di Golemic?
“È un dispiacere perché è un giocatore importante per questo Vicenza, per esperienza e carattere. Il Vicenza resta una squadra molto importante”.

Vicenza una certezza e Carrarese una sorpresa: le piacciono queste due etichette?
“Sicuramente si. È un finale e può succedere tutto. Il Vicenza è favorita però poi i pronostici vanno confermati sul campo. Sarà una gara complicata per i biancorossi, anche se li vedo molto quadrati e attenti. Spero sia una partita molto bella”.

Al timone della Carrarese c'è Antonio Calabro, suo ex tecnico ai tempi della Carrarese.
“Gli allenatori come i calciatori hanno le loro annate e i loro momenti. Quando uno è bravo i problemi riesce a eluderli. Lascia molto fare ai ragazzi e riesce a consolidare il gruppo. Quando sei un allenatore devi capire subito i problemi che ci sono prima. Lui è molto bravo perché è uno che si mette a disposizione del singolo. Sono sulle ali dell’entusiasmo. Giocarsi una finale per la B è molto importante per la Carrarese”.

Con Vecchi il Vicenza è cambiato: sono più i suoi meriti o i demeriti di chi in precedenza non era riuscito a far esprimere la squadra secondo le sue potenzialità?
“È difficile saperlo perché il Vicenza era partito come favorito con un tecnico che aveva vinto l’anno prima la Serie C. C’è stato qualche problema all’inizio. Con l’arrivo di Vecchi sono stati risolti i problemi, nonostante le difficoltà iniziali. Ha esaltato il gruppo”.

Lei è stato il capitano del Vicenza in occasione dell'ultima promozione in Serie B. Cos'è che fa la differenza per arrivare in cadetteria?
“Per arrivare in B serve l’alchimia tra società, tifosi e squadra. L’alchimia è scattata con Vecchi, perché anche i tifosi si sono resi conto del grande lavoro. A determinare tutto, poi, è il gruppo, che si è messo a disposizione di un mister che li ha capiti e li ha aiutati. Se c’è un gruppo forte alla fine esce fuori. Il Menti è molto importante perché se hai 15000 persone che ti fischiano fai fatica, se ti incitato è più semplice”.

Antonio Cinelli e il futuro, qualcosa bolle in pentola?
“Adesso la cosa importante è che mi sono iscritto al corso di Coverciano. Ora comunque è molto complicato perché io vorrei fare l’allenatore ma non è semplicissimo. Io mi metterò a disposizione. Prenderò il patentino e poi vediamo. Vorrei rimanere nel settore e un domani il sogno è fare qualcosa di importante a Vicenza. Intanto mi accontento di prendere il patentino”.


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Sabato 28 Settembre 2024