.

Alessio Maestrelli, il nipote d'arte della Turris: "Orgoglioso di essere cresciuto a pane e pallone"

di Luca Bargellini

Quando tuo nonno risponde al nome di Tommaso Maestrelli, tecnico della Lazio scudettata del 1974, l'altro nonno è un tecnico di grande esperienza come Giuseppe Materazzi e i tuoi zii sono Marco e Matteo Materazzi, rispettivamente difensore campione del Mondo nel 2006 e agente fra i più importanti in Italia, il calcio lo hai, nel bene o nel male, nel destino.

E, infatti, Alessio Maestrelli, difensore classe 2003 in forza alla Turris non si è sottratto al proprio DNA, affrontando la carriera da calciatore. Di questo ha parlato lui stesso nel corso di un'intervista concessa al quotidiano Tuttosport: "Il mio pensiero va a mio padre ogni volta che scendo in campo. Il gol di lunedì è per lui, mia madre, tutta la mia famiglia, ma anche per la mia fidanzata Maddalena: stiamo insieme da tre anni e mi aiuta ogni giorno nei momenti più duri".

Sul rapporto con la famiglia, poi spiega: "Come sempre mi ricordano che il calcio è fatto del domani più che dell'oggi. Bisogna subito pensare alla prossima partita e soprattutto essere contenti più per il risultato della squadra che per quello personale perché senza gli altri non siamo nulla. Sono anche i valori che mi ha trasmesso mio padre e che a lui erano stati trasmessi da nonno Tommaso. Essere cresciuto pane e pallone mi rende orgoglioso e mi aiuta a comprendere certe situazioni che i miei parenti hanno già vissuto"


Altre notizie