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Venezia, Vanoli: "Dobbiamo imparare dagli episodi. Infortunati? Problemino per Modolo"

di Luca Bargellini

Dopo un filotto importante di vittorie nelle ultime due gare, terminate con altrettante sconfitte, il Venezia di Paolo Vanoli sembra essersi inceppato. Domani, invece, è in programma la gara al 'Penzo' contro il Lecco e il tecnico lagunare ha presentato i temi del match nel corso della consueta conferenza stampa prepartita: “Abbiamo recuperato tutti, bravissimo Sverko e bravo soprattutto lo staff medico - si legge su TuttoVeneziaSport -, in due giorni sono riusciti a sistemargli la fattura al naso e a fare la maschera, quindi è a disposizione. Ha una voglia matta di stare con noi ed è un grandissimo spirito. Pohjanpalo è recuperato e si allena con noi ormai da qualche giorno, così come ci sarà Joronen. Modolo ha avuto un piccolo fastidio al ginocchio Modolo, valuteremo ora se portarlo o no”.

Il Lecco come lo vedi?
“Da quando ha cambiato allenatore ha fatto grandi risultati, propongono calcio e vengono da una sconfitta sicuramente brutta, ma sappiamo benissimo che queste squadre quando giocano contro il Venezia hanno qualcosa in più. Noi dobbiamo continuare sul nostro percorso, queste due gare perse hanno comunque visto due ottime prestazioni, poi oltre che gli episodi questi non devono condannarci per la partita successiva, voglio quindi un’altra grande prestazione, solo così può arrivare una nuova grande vittoria. Non ci dobbiamo preoccupare perché se ci preoccupassimo ora che siamo secondi saremmo degli stupidi, dovremo andare in campo consci di quanto dobbiamo fare, ovvero dare tutto, poi sul risultato non si possono dare garanzie, ma l’importante è che venga dato tutto in campo e questi ragazzi lo stanno facendo”.

Possono aver lasciato il segno queste due sconfitte?
“Non guardo le sconfitte con negatività, le guardo per crescere, sono ambizioso e ho un sogno, farò di tutto per ottenerlo insieme a questi ragazzi, non dobbiamo guardare in basso dopo le sconfitte, ma dobbiamo essere sempre consapevoli che gioco, gruppo e squadra ti possono portare fuori dai momenti negativi. Siamo stati bravissimi in questo periodo a sostituire assenze di giocatori importanti, problemi non ce ne sono”.

I risultati delle altre alla fine non hanno cambiato la classifica:
“Non guardo gli altri, non mi interessa, ho sempre detto che quanto stiamo facendo ad oggi è straordinario, non ordinario e penso sempre a migliorare la squadra. Dopo la sconfitta intanto devo provare a stare zitto (ride ndr) e in secondo luogo rifletto subito su cosa migliorare. Non deve subentrare pressione in questi ragazzi, per andare in Serie A ci sono due strade, diretti o via playoff, al di là di questo è il nostro sogno, il nostro obiettivo è fare meglio dell’anno scorso. Tutti mi hanno detto che non è successo niente perché il Parma ha pareggiato, ma non mi interessa quello, non miglioro i ragazzi dicendogli che va bene comunque perché il Parma non è scappato. Ho analizzato quello che a me interessa per la crescita. Questi ragazzi hanno comunque fatto due ottime prestazioni, a Cremona era andata sulla corsia giusta e in vantaggio numerico ce la siamo fatta sfuggire. Con il Sudtirol siamo andati sotto e comunque avevamo avuto la pazienza di recuperare il risultato con la pazienza, dobbiamo capire che ora non siamo quelli dell’anno scorso. L’errore poi succede, penso al retropassaggio fatto in Lazio-Inter. Sono errori che possono ammazzarti, io ho fatto vedere la reazione dopo il gol preso. Un compagno può fare l’errore, bisogna subito recuperare il pallone, dare il cinque a Modolo e andare a metà campo. Ho detto anche a Modolo, non ha fatto il capitano dopo il gol, ha fatto l’errore, doveva prendere portare la palla a metà campo e aizzare i compagni, questo è lo spirito e la voglia che voglio vedere. Non me ne frega niente del risultato delle altre, queste sono le cose che sottolineo. Anche a Cremona, sbagliate le occasioni con Johnsen e Zampano siamo crollati, perché è una squadra che deve ancora fare un piccolo step. Io ho un’ambizione, per arrivarci bisognerà fare anche errori, so quanti punti servono per arrivarci. In questi momenti qua talvolta è meglio mettere via il bello e andare all’utile. Per il resto dobbiamo continuare a giocare così, ci stiamo divertendo, n dobbiamo fossilizzarci, la squadra che gioca meglio di tutte è il Catanzaro, ha fatto tre sconfitte di fila è poi è ripartita. Poi arriverà il mercato, troverai altre squadre, inutile pensare troppo lontano, sono focalizzato su queste due gare”.

Di nuovo sulla gara con il Sudtirol:
“Non puoi mai sapere come va una gara, con il Sudtirol abbiamo preso gol subito. Su chi doveva tirare il rigore mi sono arrabbiato, per un semplice motivo, che è l’esperienza. Pierini è un bravissimo giocatore, ma ci sono dei momenti dove io voglio che un uomo con l’esperienza di Gytkjaer prenda il pallone e dica ‘è un rigore troppo importante per noi, lo batto io’, per quello mi sono adirato. Anche lì certe volte siamo ancora addirittura troppo gruppo, ci sono dei momenti in cui le gerarchie servono. Gytkjaer ha già vissuto certe situazioni, per noi era un momento importante e se sbaglia Christian ha sbagliato il più esperto di tutti. Se sbaglia Pierini invece ci arriva una mazzata psicologica. Capisco Pierini, aveva preso il rigore e voleva batterlo, ovviamente non ce l’ho con lui, ma ci sono momenti in cui le gerarchie sono importanti e gliel’ho spiegato a Pierini dopo la gara”.

Pohjanpalo e Joronen quanta fame hanno? Svoboda a che punto è?
“Sia Pohjanpalo che Joronen stando lontano dal campo chiaramente hanno maturato voglia di scendere in campo, talvolta andavano un po’ frenati. Ho accelerato perché stavolta la cosa era minimo, con il permesso dello staff medico. Sono dei ragazzi che hanno voglia di stare con noi, siamo diventati un bel gruppo da questo punto di vista. Svoboda ha messo un po’ di benzina, ha fatto un’altra bella settimana, ci può dare una mano”.

Di nuovo sull’errore di Modolo...
“Modolo ci tiene tanto, questo errore lo fa sentire un po’ come se avesse tradito tifosi e compagni, talvolta forse la sente addirittura troppo. Doveva andare subito a metà campo palla in mano caricando i compagni, questo doveva fare, se vogliamo sognare dobbiamo reagire agli episodi. Penso che nella vita puoi passare per tante esperienze ma c’è sempre da imparare, anche io non sono un allenatore perfetto, Marco è di un’umiltà incredibile, gli ho detto che è la storia del Venezia, è qua dalla D, ha toccato la Serie A, ha fatto due crociati e si è rialzato, ha una storia fantastica, l’ho tenuto perché credo in questi valori. Se una società non ha questi valori è il nulla. Modolo applaudito post gara? Sì ci sta , anche per er me è stato un errore di quelli che capitano. Io voglio che questa squadra giochi, facendo crescere i ragazzi, se per alcuni di loro si scrive ora di Serie A è grazie a quanto stanno facendo, voglio far sognare questi tifosi perché anche io sono ambizioso, ma non dev’essere per noi un’ossessione”.


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