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Rastelli-Baroni, il binomio della Cremonese: che deve risollevarsi

di Claudia Marrone

Tre mesi esatti, dall’8 dicembre all’8 gennaio: questo il periodo in cui Marco Baroni ha guidato la Cremonese, dopo l’esonero di Massimo Rastelli, richiamato ieri dal club grigiorosso che ha optato per il secondo ribaltone stagionale in panchina.

Un girone di andata sottotono quello dei lombardi, che ambivano alla Serie A e che ora, al via del ritorno, dovranno provare a recuperare parecchio di quel terreno perso dalla vetta, considerando che la classifica, al netto del match contro lo Spezia da recuperare, per ora parla di 21 punti in 18 partite. Zona playout. Si, quella zona nella quale si deve combattere non per salire, ma per almeno mantenere la categoria.

Le colpe comunque non sono probabilmente da ricercare solo nei tecnici, che però, come sempre accade, pagano per tutti. A ogni modo, andiamo adesso a vedere quello che è stato il percorso dei mister nel girone di andata.
Dopo 7 giornate, Rastelli aveva centrato 10 lunghezze, che valevano una media di 1,43 punti a partita, mentre nelle restanti 11 giocate (si esclude quella rimandata a data da destinarsi contro lo Spezia) Baroni ha collezionato 11 punti, 1,00 di media a partita. Meno del collega, anche se andiamo ad analizzare il medesimo numero di gare: dopo 7 match furono 7 i punti centrati da Baroni.

Ora una nuova pagina tutta da scrivere.


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