Menù Notizie

Leao e Vlahovic a un bivio: crescere o perdersi

di Fabrizio Ponciroli
Foto

L’Inter si sta godendo la sua seconda stella. Le celebrazioni proseguono senza sosta, come è giusto che sia. Chi è stato spazzato via da Lautaro Martinez e compagni si sta leccando le ferite. C’è chi, come la Juventus, ha ancora una coppa da conquistare e chi, invece, non vede l’ora che la stagione volga al termine, come il Milan. È tempo di riflessioni. Lo sanno bene Leao e Vlahovic, due “campioni” sotto la lente d’ingrandimento. Il primo è reduce da uno dei momenti più delicati della sua esperienza al Diavolo. Il momento della sostituzione nella sfida, a San Siro, con il Genoa, è stato difficile per il 10 rossonero. La Curva Sud era in silenzio ma i fischi nei suoi confronti, da parte soprattutto del resto dello stadio, si sono sentiti forte e chiaro. Nulla da eccepire: prestazione irritante e, purtroppo, non la prima… Il portoghese si è rifugiato negli spogliatoi, forse per non dover convivere con l’imbarazzo di aver deluso il “suo popolo”. Non deve essere facile essere Leao in questi giorni. Ci si attendeva una stagione brillante, ha offerto poche luci e tante ombre. Che accadrà ora? C’è chi ritiene, per il bene del Diavolo, che sia meglio venderlo al miglior offerente e puntare su altri profili. Un’opzione comprensibile ma, forse, non quella da percorrere. Leao è il giocatore con più talento puro in casa Milan e, Dybala permettendo, nel calcio italiano. Lasciarlo andare potrebbe rivelarsi un boomerang.

Se poi esplode altrove? Indubbiamente un Leao così non serve al Milan. Deve crescere, soprattutto nella gestione dei momenti difficili. Scappare davanti ai fischi non è segno di maturità… Comunque sia, sono le avversità che fanno crescere un calciatore. Magari ha bisogno proprio di queste “mazzate” per spiccare il volo…
Anche in casa Juventus ci si interroga su un giocatore in particolare: Vlahovic. Nell’ultima uscita con la Roma non ha convinto. Le sue prestazioni sono altalenanti e, incredibile ma vero, difficilmente gioca bene quando Chiesa brilla. Perché? Nessuno lo sa… Quel che è certo è che Vlahovic non riesce a essere continuo. Segna due gol e poi sparisce. Riappare per magia e si aliena nuovamente. Con tutto il rispetto per il serbo, la Juventus non può permettersi un attaccante dal rendimento ondivago. A Vlahovic la leadership non manca. Ciò che gli serve è più serenità, più self control. La sua ossessiva ricerca del gol diventa, spesso, controproducente. Così come il suo manifestare, a volte in maniera troppo esplicita, il suo disappunto quando un compagno non fa quello che dovrebbe (o vorrebbe il serbo). Eh no, c’era un solo campione che poteva permettersi delle smorfie se i compagni sbagliavano e si chiamava Maradona e, attenzione, non ha mai ripreso un compagno, anzi… Questo per dire che Vlahovic deve imparare a giocare con più quiete, concentrandosi sulla palla che arriverà. Solo quella palla conta e bisogna metterla in rete se no è inutile lamentarsi…

Altre notizie
Domenica 19 Maggio 2024
22:30 Serie A Lazio, Casale: "Mai facile a San Siro contro l'Inter, peccato per il gol su punizione" 22:26 Calcio estero Foden MVP della Premier League: "Quattro titoli di fila, nessuno come il mio City" 22:23 Serie AVideo Cheddira avvicina il traguardo salvezza per il Frosinone, 1-0 al Monza: gli highlights 22:20 Serie A La Roma la sblocca in dieci uomini, Lukaku butta il giù il muro del Genoa 22:19 Serie AVideo Festa grande a Cagliari per la salvezza, folla di tifosi ad accogliere la squadra in aeroporto
22:16 Serie A Follia di Paredes, prima giallo e poi rosso: la Roma resta in dieci uomini 22:15 Serie A Inter, i numeri del "dodicesimo uomo": quasi 1,8 milioni di spettatori stagionali a San Siro 22:11 Calcio estero Guardiola: "L'Arsenal ci ha dato la spinta. Impensabile vincere 6 campionati in 7 anni" 22:08 Serie A Empoli, Nicola: "Negli scontri diretti ogni volta ci hanno annullato un gol, fatico a capire" 22:04 Calcio femminile Roma Femminile, Glionna: "Sto bene, confermarsi è stato ancora più difficile" 22:00 Serie A Inter, il discorso di Inzaghi ai tifosi: "Tre anni meravigliosi, ci siete sempre stati vicini" 21:56 Calcio estero Il lungo saluto di Klopp al Liverpool: "Grazie Jurgen, ci hai fatto sognare" 21:53 Serie A Calaiò duro: "Allegri al Napoli? Mi verrebbe l'orticaria, è l'emblema del non-gioco" 21:51 Serie ATMW Festa Inter, anche Lillian Thuram in campo a San Siro: l'ex Juve in maglia nerazzurra 21:49 Serie A Inter, Bastoni: "Volevamo tanto questa vittoria. Europei? Dobbiamo difendere il titolo" 21:45 Serie ATMW Inter, festa a San Siro: Lautaro e Inzaghi alzano lo scudetto. Le immagini della premiazione 21:42 Calcio estero "No team has ever won four consecutive Premier League": l'impresa del City comincia così 21:38 Serie A Inzaghi: "Il momento più bello della mia carriera. Zhang meritava di esserci, spero risolva" 21:34 Serie A Inter, Darmian: "Queste sono le serate che ci meritiamo, quando giochiamo ci divertiamo" 21:33 Serie A Genoa, De Winter al 45': "Lukaku non si ferma da solo, speriamo di trovare anche il gol" 21:31 Serie A La Roma non sfonda, il Genoa regge l'urto: 0-0 al 45', qualche fischio all'Olimpico 21:30 Serie A Inter, Calhanoglu: "Zhang? Non l'ho più sentito dopo la diretta, lo aspettiamo qui" 21:26 Calcio estero Grecia, è festa a Salonicco: il PAOK di Lucescu jr. è campione. Pari nel derby di Atene 21:23 Serie A Tudor, un'altra volta la rivalità con la Roma: "Domanda senza senso. Gila? Ha chiesto il cambio" 21:19 Serie A Inter, Calhanoglu: "Ho lavorato tanto, ringrazio mister e staff. Milan? Pagina chiusa" 21:15 Serie A Inter, San Siro rende omaggio a Zhang con uno striscione. Il presidente: "Grazie" 21:12 Serie A LaLiga, Sorloth ne fa 4 al Real Madrid. Cadice retrocesso, Real Sociedad in Europa League 21:08 Serie A Bonolis: "Bellissima stagione, siamo andati dritti. In campo i giocatori erano un unicum" 21:04 Serie B Quale sarà la Serie C del futuro? Già 50 i club pronti per la stagione 2024/2025 21:00 Serie A TOP NEWS Ore 21 - L'Inter riacciuffa la Lazio, 1-1 prima della festa. Oaktree, parla Marotta