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Il City Group non cambia idea su Corini. Stesso modus operandi anche al Girona in passato

di Tommaso Maschio

Dopo la sconfitta interna contro il Cittadella, che ha fatto seguito a quella con il Lecco e al pari contro lo Spezia – col successo nel recupero contro il Brescia come unica nota lieta -, in casa Palermo è scattata la contestazione dei tifosi che hanno chiesto con cori e striscioni l’esonero di Eugenio Corini. Una richiesta che però la proprietà del club – il City Group – non ha accolto confermando l’allenatore sulla panchina.

“Ieri si è svolta una call, riunione video anche col management di Manchester, sono state prese in esame le criticità emerse, ma la soluzione secondo la proprietà non è quella di cambiare guida tecnica. - si legge sul Corriere dello Sport - Non è la prima crisi che coinvolge club della galassia, accadde in passato anche al Girona quando era nella B spagnola ed ora è capolista de LaLiga. E il modus operandi fu pressapoco lo stesso. Le valutazioni sono a gioco più lungo, né ci sono esternazioni di alcun tipo a difesa dell'allenatore perché il progetto globale non è cambiato: il Palermo è stato impostato per per tentare di andare in A, è 3° in classifica nonostante l'ultimo mese horror, dunque è in linea con quel programma. E all'innegabile trend negativo, per le abitudini del gruppo, si risponde con più unione e correttivi mirati piuttosto che facendo saltare una testa”.

La società infatti non ha contattato nessun altro allenatore in quest’ultimo periodo, neanche quel Luca D’Angelo - ora vicino allo Spezia – che era stato in ballottaggio con Corini nel 2022. La conferma dell’attuale tecnico è anche un messaggio ai giocatori che devono iniziare a dimostrare sul campo il loro valore e di aver recepito le indicazioni del mister come successo nelle prime giornate del campionato.


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