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Di Cesere: "La notte di Bari-Cagliari è un rimorso che mi accompagnerà per tutta la vita"

di Claudia Marrone

"Lo stato d’animo di un mese fa non era assolutamente paragonabile a quello della maturità, che al confronto è stata una passeggiata. La mia ultima partita da calciatore rimarrà qualcosa di incredibile": un parallelismo tra calcio e scuole superiori, con la gli esami di maturità che hanno preso il via ieri, è quello che, dalle colonne di La Repubblica-Bari, viene chiesto all'ormai ex capitano del Bari Valerio Di Cesare, ritiratosi dal calcio giocato dopo il playout vinto ed entrato nella dirigenza del club pugliese.

Di Cesare ha poi proseguito: "La notte di quel disastroso Bari-Cagliari è un rimorso che mi accompagnerà per tutta la vita. Ancora oggi continuo a chiedermi: avrei potuto fare qualcosa in più per portare il mio Bari in Serie A? Però poi ci penso, e alla fine la cosa più bella è che Bari mi apprezza per l’uomo che sono, per quello che ho dimostrato. Ho sempre detto ciò che penso, a volte anche sbagliando, e con la stessa sincerità posso dire che ho messo tantissime volte il Bari davanti a tutto". E il tono diventa qui scherzoso: "Qualche settimana fa ero dalle parti di Terni e mi fermo a fare benzina. Si avvicina il benzinaio e mi fa: “Ma sei proprio te?”. E io: “Dipende...”. Lui: “Quello che ci ha fatto retrocedere in C!”. Attimi di paura, poi siamo scoppiati entrambi a ridere e ci siamo abbracciati".

Andando invece al presente: "È dura, ancora non mi è scivolato addosso tutto quanto. E so già che in ritiro sarà difficile vedere i miei ex compagni mentre si allenano. Ma è stato il presidente Luigi De Laurentiis a propormi questo incarico. E io ho subito accettato. Ai tifosi dico soltanto una cosa: lavorerò con la stessa passione e lo stesso impegno di quando giocavo nella loro squadra".


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