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Cesena, Artico: "Squalifica a Curto è un abbaglio. Mi auguro che venga rivista"

di Tommaso Maschio

Il direttore sportivo del Cesena Fabio Artico è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per fare il punto sulla situazione in casa romagnola e soprattutto per commentare le 10 giornate di squalifica, ridotte però a 5, inflitte dalla FIFA a Marco Curto, allora tesserato del Como, per comportamento discriminatorio: “Direi che l’inizio di stagione è soddisfacente, siamo partiti col piede giusto affrontando bene l’avvio del campionato e siamo soddisfatti. I ragazzi più giovani hanno impattato bene con la nuova categoria, in particolare Shpendi e Berti che rappresentano l’identità del Cesena perché arrivano dal settore giovanile e stanno diventando una risorsa per il club dopo essere stati molto importanti nella scorsa stagione”.

Per Tommaso Berti sono già arrivate offerte?
“Sta facendo davvero bene, ha un’intelligenza calcistica di sopra della norma, è molto abile tecnicamente, senza contare che ha tanti margini di miglioramento. Ma al momento non ci sono offerte”.

La prossima sfida sarà contro una Sampdoria che è partita con qualche difficoltà
“Non è partita come da programmi, ma ha una rosa molto competitiva, ha cambiato allenatore affidandosi a Sottil che conosco molto bene e direi che ha tutte le credenziali per fare bene in questo campionato. La Serie B poi quest’anno è più livellata del solito, ogni gara è aperta e noi contro la Sampdoria ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto, con la nostra cattiveria”.

Cosa si sente di dire sulla squalifica di Curto?
“C’è stato un parapiglia che è un classico delle partite pre-stagionali e lui ha detto quella frase a un suo compagno irridendo l’avversario. Personalmente sono contro ogni forma di razzismo nella vita, ma credo che ci sia stato un grosso abbaglio e che nei prossimi gradi di giudizio la squalifica venga rivista, non c’era alcun tipo di insulto razziale in quella frase. Non penso che la FIFA vada a prendere un caso molto limite per dare un esempio a tutto, bisogna colpire duramente invece quando ci sono episodi evidenti di razzismo”.


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