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Ascoli, Dionisi: "Fare i playoff non sarebbe un traguardo, ma un punto di partenza"

di Claudia Marrone

Con il turno infrasettimanale, il capitano dell'Ascoli Federico Dionisi ha centrato un importante traguardo, quello del superamento delle 500 partite da professionista: 501, per l'esattezza, quelle giocate.
Tanta Serie B e poca Serie A, "negli anni in cui dovevo fare qualcosa in più ho peccato a livello caratteriale" dice l'attaccante, ma proprio la massima categoria è il sogno che culla. Come si legge tra le righe nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport: "Un anno fa era arrivata al capolinea la mia avventura a Frosinone; mi hanno cercato tante squadre, ma l’Ascoli è l’unica che mi ha detto “ci serve Dionisi”. Mi convinsero l’allora diesse Polito, mister Sottil e il patron Pulcinelli. Questa è una piazza che mi ha sempre affascinato, forse per i tanti fischi che ci ho preso da avversario. Playoff? Possiamo e dobbiamo provarci: se non ci arriviamo l’importante è comunque aver dato il 110%. Fare i playoff per l’Ascoli non sarebbe un traguardo, ma un punto di partenza dopo anni difficili. Per la A diretta le cinque davanti se la giocheranno fino alla fine; hanno una quadratura maggiore delle altre che mirano, con noi, ai playoff. E occhio a Parma e Reggina".


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