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Zola: "L'Inter sta facendo 'il Napoli' di anno scorso. Il 10 in questo calcio deve adattarsi"

di Tommaso Maschio
Fonte: Lorenzo Marucci e Ludovico Mauro

Gianfranco Zola, vice presidente della Lega Pro, è intervenuto nel corso del 4° anno di attività della scuola calcio dell'ex compagno Alberto Di Chiara a Scandicci (FI): “Io appartengo a un’altra generazione, qui sono tutti dei bambini, ma mi fa piacere essere qui e ritrovare dei compagni come Di Chiara, Apolloni, Benarrivo e il mister (Nevio Scala NdR) che non vedevo da tantissimo tempo. Prima stavamo parlando di quei tempi là, di quanto ci siamo divertiti a giocare assieme e giocare in quella Serie A, ma sono cose che diciamo sempre noi che abbiamo raggiunto una certa età e guardano indietro. - continua Zola - Il calcio oggi è diverso, quelli erano anni molto belli con un campionato molto competitivo e con grandissima qualità, ma lo sport si evolve e ora c’è un’altra generazione, è un altro momento con grandi realtà europee molto forti che sono cresciute rispetto a quegli anni fa. Il nostro calcio resta comunque di ottimo livello”.

Cosa ne pensa della Fiorentina di oggi?
“La Fiorentina di oggi mi piace molto, è allenata benissimo da un allenatore molto bravo, che sta costruendo una sua realtà. È una squadra di primo livello e mi piace molto quello che sta facendo la proprietà che ha investito molto nel centro sportivo, lavorano molto bene con il settore giovanili e questo porterà risultati importanti in futuro. È una squadra che ammiro. - continua ancora Zola – Bonaventura o Gonzalez? È una bella lotta, sono due ottimi giocatori. Io forse potevo essere una via di mezzo fra Bonaventura e Nico, rispetto al primo ero più attaccante anche se con qualità da centrocampista”.

Fra i giocatori della Serie A invece qual è il giocatore che le somiglia di più?
“Potenzialmente ce ne sono diversi che possono giocare come facevo io, ma è cambiato un po' il calcio. Ai miei tempi c’era il cosiddetto fantasista, che avevano tutte le squadre, a cui si davano le chiavi del gioco per innescare l’attaccante, mentre ora non c’è più quel ruolo. Viene chiesto di fare qualcosa di diverso, come esterni o da finti attaccanti. Ci sono davvero poche squadre che giocano con il classico numero 10 e i giocatori di conseguenza si sono adattati a questo tipo di gioco e magari non hanno coltivato le qualità e le caratteristiche che avevo io”.

Cosa ne pensa dell’Inter di quest’anno?
“L’Inter è una squadra che gioca bene, merita la posizione che ha e lo dicono i risultati. Come lo era lo scorso anno il Napoli che giocava un calcio di grande livello. L’Inter sta facendo lo stesso”.

Cosa ne pensa della stagione del Napoli?
“Credo sia normale fare il confronto con lo scorso anno e ovviamente il giudizio è negativo, ma ci sono delle attenuanti perché ha perso qualche giocatore oltre al pezzo più importante che era l’allenatore. Il livello non è quello di un anno fa, ma c’è ancora tanto da giocare”.

Cosa spera dalla stagione del Cagliari?
“Quello che spero potete immaginarlo, sarà una stagione lunga e dura essendo una neopromossa che ovviamente fa fatica. Ha però una qualità importantissima che è il non mollare mai, fanno tutto con grande convinzione e questo gli dà una speranza importante per portare a casa la salvezza”.

Come procede il lavoro in Lega Pro?
“Abbiamo fatto un grande lavoro con Matteo, stiamo facendo qualcosa di straordinario, tutti i presidenti stanno lavorando con noi e i risultati prodotti finora sono positivo. C’è però ancora tanto da lavorare”.


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