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Zazzaroni: "Marotta a parte, non abbiamo più i dirigenti di una volta. A chi rivolgerci?"

di Pierpaolo Matrone

"La politica de noantri". E' questo il titolo che prende l'editoriale pubblicato oggi sul Corriere dello Sport a firma di Ivan Zazzaroni. Un excursus sui dirigenti del nostro calcio, che secondo il direttore del quotidiano non sono più scaltri come una volta: "Il calcio italiano nella sua globalità difetta di visione, unità e manager capaci: non a caso uno come Marotta, vecchia scuola, è stato appena fatto presidente e, volendo - per mancanza di concorrenza - potrebbe addirittura puntare al ruolo di Papa laico del pallone.

Un tempo avevamo i dirigenti più preparati e scaltri del mondo, oggi non sappiamo a chi rivolgerci per ricavare una speranza. Anche perché - non lo ripeterò mai abbastanza - troppi proprietari si considerano competenti attivi e sostituiscono i direttori con gli intermediari. Dice, ma se ultimamente i nostri club vanno in finale nelle coppe! Fatta eccezione per l’Inter di Marotta, nei tornei 2 e 3.

Se le casse dei club sono vuote (si sente l’eco) significa che chi dovrebbe riempirle non è in grado di farlo e allora spiegatemi come potrebbe rilanciare l’intero settore. Per quanto riguarda la visione, poi, proprio nel momento in cui la Lega pretende più autonomia invocando il modello Premier, ci accorgiamo che anche quello è superato per eccesso di indebitamento. Molte inglesi sono alla canna del gas, al punto da essere obbligate a vendere i pezzi entro una certa scadenza (un esempio, Douglas Luiz).".


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