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Verona, Suslov: "Non sono un piantagrane. So che a volte devo essere più professionale"

di Andrea Losapio

L'Arena, quotidiano di Verona, riporte le parole di Tomas Suslov, centrocampista definitivo come "il nuovo Hamsik", classe 2002 acquistato all'ultimo giorno di mercato da Sean Sogliano, direttore sportivo scaligero. "Giocherò in un campionato migliore e credo che lo stile di calcio italiano possa fare al caso mio. Spero di riuscire a raggiungere la formazione titolare il più velocemente possibile e di aiutare la squadra".

Sull'addio al Groningen. "Molto difficile. Al club ho detto che avevo bisogno di un cambiamento perché non potevo più dare il massimo a Groningen. La direzione voleva trattenermi, quindi non è stato facile. Sono contento di essere potuto venire all’Hellas. Non sono orgoglioso del fatto che il Groningen mi abbia “espulso“ due volte dalla prima squadra. Sarò onesto, ne ho avuto abbastanza. Volevo davvero andarmene e il club non era affatto favorevole, quindi dovevo dimostrare che il mio obiettivo era andare avanti. Mi dispiace che sia finita così. Ho ottimi rapporti con il Groningen e credevo che ci saremmo salutati in circo- stanze migliori, ma il calcio porta anche queste cose. Continuerò a tenere le dita incrociate affinché il club possa avanzare al primo campionato olandese, a cui appartiene".

Sul futuro. "So che a volte devo comportarmi in modo più professionale, ma non sono un piantagrane, quindi mi concentro principalmente sul calcio e non su ciò che mi circonda".


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