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Una vita da mediano: Oriali torna all'Inter. Sempre lì, lì nel mezzo

di Ivan Cardia

Lele Oriali torna all’Inter. Nove anni lontani sono anche troppi. L’annuncio è ormai soltanto da dare, gli spifferi della nuova sede Inter raccontano che l’abbia già visitata, per definire gli ultimi dettagli dell’accordo che porterà al suo rientro in nerazzurro, FIGC permettendo. Vialli, Buffon, Totti: a proposito, sono questi i nomi per sostituirlo. In due casi su tre siamo ai sondaggi e alle tentazioni, non per forza alternative al nome di Vialli, più che a scenari concreti. Come quello, e qui si torna in casa Inter, che rivedrà Oriali vestire un abito che sembrava stargli su misura.

Non quello di mediano, ma sempre lì. Lì nel mezzo. Alla fine, ha comunque ragione Liga. Trait d’union tra la dirigenza e l’allenatore, soprattutto tra la nuova e la vecchia Inter, che ha pescato a piene mani dal ciclo d’oro della Juventus, per certi versi anche troppo. Oriali ha ottimi rapporti con Conte e sa cosa vuol dire essere interisti, in un momento in cui la società di Zhang va incontro a un profondo rinnovamento, ma cerca anche le proprie radici. E le trova in colui che è stato simbolo sia da calciatore che da uomo, ancora pronto a riabbracciare la Beneamata nel momento in cui si è aperta la possibilità di tornare.

Come funzionerà la nuova dirigenza? Sono dettagli che hanno discusso i diretti protagonisti, appunto; certo, tra Marotta, Ausilio, Conte e Oriali il rischio di avere fin troppe teste a decidere è concreto. Il monito lo hanno lanciato lo stesso tecnico e Steven Zhang nel famoso video di presentazione: no more crazy Inter.


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