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Un gol in due: la maledizione del dopo Vlahovic colpisce anche Beltran e Nzola

di Andrea Losapio

"Ho parlato ai ragazzi e anche oggi la palla ha viaggiato e continuava a stare negli ultimi venti metri, dove dobbiamo fare di più con le nostre prime punte. Anche senza di loro facciamo gol ma è una lacuna da colmare. Loro devono trovare le giocate e i guizzi, perché lì i palloni arrivano ed è un peccato. Dobbiamo trarre vantaggio da queste situazioni senza finire partite così senza gol”. Le parole di Vincenzo Italiano dopo la partita contro l'Empoli appaiono chiare. Sono vibrate al reparto offensivo, dove né Nzola né Beltran appaiono ancora in condizione ottimale. Anzi, il ruolino è lì da vedere: un solo gol in due, tra l'altro all'ultimo minuto contro il Cagliari, per il 3-0 finale.

Ma è davvero colpa degli attaccanti oppure anche il modulo di Italiano ha qualche difficoltà nel fare arrivare rifornimenti alle prime punte? Perché per ora l'unica eccezione è Dusan Vlahovic, probabilmente fuori categoria e già in viola da parecchio tempo prima dell'avvento di Italiano. Cabral ha segnato dieci gol in un anno e mezzo, Jovic solamente sei in campionato nella passata annata (più qualcuno in Conference). Numeri da centravanti di manovra più che da nove conclamato. Così come Nzola e Beltran, che possono essere schierati all'occorrenza anche da seconde punte.

Eppure i milioni spesi non sono stati parecchi: 25 milioni per l'argentino, 13 per l'ex Spezia. Più quelli di Cabral, intorno ai 15 per anticipare la concorrenza. Insomma, per sostituire Vlahovic la Fiorentina ha già speso 53 milioni (più Piatek e Jovic, arrivati a zero) senza trovare il colpo giusto.


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