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Torino, Sanabria show in Nazionale: così vuole raccogliere l'eredità di Zapata

di Emanuele Pastorella

Vanoli chiama, Sanabria risponde. “Adesso dobbiamo dare tutti di più ed essere ancora più determinati: c’è rammarico, sappiamo cosa abbiamo perso ma anche cosa possiamo dare e guardiamo avanti” diceva l’allenatore dal palco della Cavallerizza del Castello Reale di Moncalieri dove ha ritirato il “Pallone Granata” per Zapata.

E, qualche ora dopo, il paraguaiano lanciava la sua Nazionale alla conquista di una vittoria pesantissima in chiave qualificazione ai Mondiali nella gara contro il Venezuela. Il granata è subentrato ad inizio ripresa sul risultato di 0-1, nel giro di un quarto d’ora ha realizzato una doppietta che ha ribaltato tutto: è la miglior risposta per il Toro, che aspetta un nuovo bomber per sopperire alla “mazzata” Zapata. E Sanabria è riuscito a dare una risposta anche a se stesso, dal momento che non vestiva la maglia del Paraguay da quasi un anno e non segnava per il suo paese dall’ottobre del 2023. Adesso comincia la corsa contro il tempo per averlo a disposizione in vista di domenica pomeriggio, quando il Toro sarà impegnato nella trasferta in Sardegna contro il Cagliari. Anche perché nella sfida successiva alla scorsa pausa per le nazionali, Tonny rimase in panchina per 90 minuti nello 0-0 al Grande Torino contro il Lecce. “Abbiamo organizzato il suo rientro, Sanabria ha fatto un lungo viaggio” sottolineava Vanoli prima della partita, consapevole del ritorno tardivo del ragazzo sotto la Mole soltanto per la rifinitura e dopo un lunghissimo viaggio dal Sud America.

Questa volta, però, non c’è tempo per riposarsi e l’allenatore chiederà uno sforzo in più al classe 1996, candidato principale ad affiancare Adams nel nuovo tandem d’attacco granata. Anche perché Sanabria vuole prendersi pure delle rivincite personali contro il Cagliari: è una delle squadre affrontate più volte in carriera, ben otto, eppure non è mai riuscito a segnare. Domenica avrà un’altra occasione, con il Toro che cercherà di rialzarsi dopo le prime tre sconfitte stagionali arrivate tutte nei dieci giorni prima della pausa.


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