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Torino, fine del sogno ma il progetto continua

di Gianluigi Longari

Cinquemila anime granita al Castellani per tributare il giusto applauso ai protagonisti di una stagione da standing ovation. Finisce sostanzialmente qui il campionato del Torino, con una proiezione totale a ciò che accadrà in estate come preludio ad un progetto che Cairo vuole continuare a rendere migliore e ricco di soddisfazioni. Il peso della responsabilità ha schiacciato la squadra di Mazzarri, priva di quella consapevolezza quasi spensierata che aveva contribuito a costruire un miracolo di classifica che aveva fatto accarezzare il
Sogno europeo sino a qualche ora fa. Ora gli occhi al futuro, con chi rilancerà legandosi a doppio filo ad un progetto in cui crede fermamente, e con chi si potrebbe aggiungere ad una squadra che ha un demiurgo che la vuole plasmare a sua immagine e somiglianza. Mario Rui, per esempio, resta un obiettivo valido e concreto per la corsia esterna, così come Cutrone potrebbe diventare il sogno realizzabile per la fase avanzata. Il Torino ha perso una partita, ma la strategia di Cairo non ha intenzione di finire proprio ora che ha iniziato a divertirsi sul serio.


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