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TMW - Zaccardo: "Nuova vita da agente: non è facile. Potevo essere dirigente al Palermo"

di Lorenzo Di Benedetto
Fonte: da Palermo, Alessio Alaimo

Presente alla Palermo Football Conference, l'ex difensore rosanero, oggi agente, Cristian Zaccardo, ha parlato di vari temi di mercato. Queste le sue parole: "Non è stato facile smettere di giocare a pallone, mi manca ancora tanto. Non ho la vocazione da allenatore o da direttore sportivo. Ho preso vari patentini ma mi è sempre piaciuto il calciomercato. Potevo fare il direttore o passare dall'altra parte come agente. Quando ho preso i patentini ho ricevuto una chiamata da Ferrero quando il Palermo era all'asta. Avevo dato il mio consenso ma non se ne fece di nulla. Ho parlato anche con il Monza ma non trovammo l'accordo. Poi da gennaio ho iniziato da intermediario, viaggio tanto, spesso in Germania e adesso voglio consigliare qualche giocatore a qualche squadra. Da un po' di tempo guardo 24 ore su 24 il calcio. Ieri ero a Wolfsburg, prima ero a Berlino, dove non tornavo dal 2006. Cerco di rafforzare i rapporti con i dirigenti. In Italia c'è tanta concorrenza, cerco di valorizzarmi all'estero".

Cosa cerca nei giocatori?
"Per i giocatori fino ai 16 anni faccio difficoltà, non sono bravo e devo migliorare nello scoprire i migliori. Le caratteristiche dipendono dal ruolo, cerco comunque giocatori con il cambio di passo".

Com'è questo lavoro?
"Sembrava più semplice prima di iniziare. Il fatto di essere un giocatore che ha giocato 20 anni in Serie A o all'estero facilita il compito, ma non è semplice. Il vantaggio è conoscere tanti direttori ma non si deve fare il passo più lungo della gamba, senza fretta sono convinto che migliorerò e acquisirò esperienza. Dobbiamo cercare qualità".


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